Tenda bis, linea ferroviaria Cuneo-Nizza, blocco dei mezzi pesanti in valle Roya, chiusure al colle della Maddalena. Sono questi i quattro principali punti sui quali verterà la discussione di domani, venerdì 18 maggio, intorno al tavolo della conferenza intergovernativa Italia-Francia in programma a Nizza.
Quattro “partite” complicate, quattro nodi che stanno mettendo in seria difficoltà la viabilità dell'intera provincia Granda. Per quanto riguarda il Tenda bis, la situazione è (nuovamente) in una fase di stallo: la rescissione del contratto da parte dell'Anas costringerà la Grandi Lavori Fincosit, azienda romana che si era aggiudicata l'appalto, a sgomberare il cantiere entro fine maggio. A settembre i lavori dovrebbero essere affidati alla seconda classificata, la Edilmaco di Torino: secondo le stime attuali l'opera potrebbe essere ultimata nella primavera del 2021, ma sulla situazione “pende” il ricorso della Grandi Lavori, che potrebbe ulteriormente dilatare i (già biblici) tempi.
Riguardo al “capitolo” della linea ferroviaria Cuneo-Nizza, diversi i fronti di dibattito: dalla revisione della convenzione del 1970, che attribuisce all'Italia la totalità degli oneri di manutenzione, all'aumento della velocità sulla linea, passando per la questione della riapertura, slittata dal 1° maggio al prossimo 13 luglio.
Questione “calda” anche quella della chiusura della valle Roya ai mezzi pesanti: dallo scorso settembre, come noto, la Rd 6204, è “off limits” per i veicoli di portata superiore alle 19 tonnellate, per effetto di un'ordinanza congiunta emessa dai sindaci della valle. Il tribunale di Nizza ha già rigettato i ricorsi di alcune associazioni italiane, e proprio dall'Italia, ora, si medita la “ritorsione”: l'ipotesi, avanzata anche dall'assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco, sarebbe quella di adottare un provvedimento analogo anche sul tratto italiano da Ventimiglia a Olivetta San Michele, in maniera tale da “isolare” la valle, impedendo il passaggio ai mezzi pesanti francesi (che ad oggi godono di una deroga per rifornire i Comuni transalpini della valle stessa).
Infine, la questione delle chiusure sul colle della Maddalena: nonostante la riapertura a tutte le categorie di veicoli avvenuta martedì 15 maggio, quello appena trascorso è stato un altro inverno “nero” per il valico, che è rimasto chiuso per neve o maltempo per oltre 90 giorni. Più di tre mesi, in sostanza, in cui il passo è rimasto totalmente fuori servizio. Anche per questa “magagna”, insomma, andrà trovata una soluzione.
Di questo si discuterà domani, venerdì 18 maggio, a Nizza, in una conferenza intergovernativa che si preannuncia “calda”, in cui potrebbe decidersi molto dei destini della viabilità del sud della Granda dei prossimi mesi.