Il problema dei danni causati dalla grandine il 6 luglio scorso è diventato un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale di giovedì 13 luglio. Il presidente della Provincia Luca Robaldo ha svolto una relazione sull’esito dei vari sopralluoghi svolti nei giorni scorsi insieme ad alcuni consiglieri provinciali e agli amministratori locali nella Granda. Molte le località che hanno subito gravi danni dagli eventi calamitosi, soprattutto per agricoltura, abitazioni, viabilità e territorio.
Nel documento il Consiglio provinciale sottolinea l’importanza della “massima collaborazione con le amministrazioni locali e con la Regione Piemonte per tutti gli atti e gli interventi necessari al ripristino delle condizioni utili alla ripresa economica dei vari comparti interessati ai danni subiti”. Auspica quindi che lo Stato conceda quanto prima il riconoscimento di calamità naturale all’evento e invita tutte le forze politiche, le amministrazioni locali, la Regione Piemonte e le associazioni di categoria economica del territorio provinciale a collaborare per conseguire ogni utile azione volta a ricreare, per quanto possibile, le condizioni della crescita economico sociale delle aree della provincia di Cuneo colpite da tale evento. Il documento sarà sottoposto alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al presidente della Giunta Regionale del Piemonte e ai sindaci di tutti i Comuni della provincia di Cuneo, oltre alle associazioni di categoria economica del territorio.