Dopo aver riempito le piazze di Modena e Bologna le ‘sardine’ arrivano anche in provincia di Cuneo. Il movimento, nato per contrastare l’avanzata della Lega in Emilia Romagna, sta prendendo tinte nazionali: il messaggio è circolato rapidamente sul social e ha convinto molti giovani italiani a organizzarsi per fondare gruppi nelle province d’Italia, Cuneo compresa.
Sulla loro pagina Facebook, le sardine emiliane hanno pubblicato una sorta di vademecum per gli intenzionati a creare nuove manifestazioni di dissenso, fornendo i dati per contattare il gruppo ‘originale’. In un post, il gruppo del 32enne Mattia Santori, uno dei leader del movimento di protesta, ha anche denunciato attacchi personali subiti da alcune ‘sardine’ sui social e ha avvertito i nuovi partecipanti: “State attenti a esporvi, mettete profili privati, cambiate (e rafforzate) le password di tutti gli account e-mail e social e siate cauti nel rilasciare interviste a tv e stampa. Andrete incontro a un sacco di rischi e la vostra vita privata rischia di essere compromessa. È uno schifo, lo sappiamo, ma del resto è anche colpa nostra che ci siamo svegliati così tardi”.
Un’esagerazione? Forse. Di certo in questi giorni il movimento ha avuto una sovraesposizione mediatica che neanche gli organizzatori si aspettavano, con tutte le conseguenze che questa comporta, ‘hater’ compresi. Nel frattempo il gruppo ‘Sardine Cuneo’, creato su Facebook, conta già più di 3 mila iscritti raccolti in poche ore. Tra i fondatori, il cuneese Simone Borio, che spiega: “Siamo in contatto con i ragazzi di Bologna, abbiamo seguito la procedura per portare avanti questa battaglia, stasera (mercoledì 20 novembre) ci troveremo per decidere le iniziative da portare avanti”. L’obiettivo? “Contrastare l’avanzata della Lega e riportare al centro i valori della Costituzione, lasciando da parte la cultura dell’odio”. Tra gli altri amministratori del gruppo Alessandro Cerato, Matteo Manescotto, Isabella Maiorana e Alessandro Dogliani.
Intanto sono già comparsi sui social gruppi ‘non ufficiali’, ma l’intenzione del movimento principale è di invitarli a confluire nel gruppo ‘Sardine Cuneo’, dati i fini comuni. Nei prossimi giorni, probabilmente già da domani, ne sapremo di più riguardo alle iniziative all’ombra della Bisalta.
Quel che è certo è l’attenzione sul prossimo turno di elezioni regionali (si vota in Emilia e in Calabria), in programma il prossimo 26 gennaio è altissima. Secondo i sondaggi degli ultimi giorni nella regione della Ferrari e del Lambrusco il centrosinistra sarebbe dieci punti avanti rispetto alla candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni. L’intenzione delle sardine è quella di stoppare la rimonta del partito di Matteo Salvini che, di piazza in piazza, sta tentando una rimonta nella storica roccaforte rossa.
Nel frattempo il movimento, il cui nome prende spunto dal ‘stare stretti come sardine’, (nelle piazze piene n.d.r.), sembra raccogliere consenso. Sarà il tempo a dire se, oltre a contrastare i comizi elettorali a tinte verdi, il movimento muterà pelle, diventando qualcosa di più strutturato. Al momento, spiegano dalle parti delle ‘sardine’: “Andiamo avanti senza l’appoggio di partiti e movimenti politici”.