“Nel 2020 abbiamo vissuto una delle peggiori recessioni in tempo di pace, ma quest’anno il mondo economico deve affrontare un punto di svolta”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gola stamattina, venerdì 2 aprile, introducendo la conferenza stampa sulla situazione economica congiunturale della provincia e sulla previsioni per il secondo trimestre del 2021.
Previsioni che presentano dati eterogenei, con differenze nette tra settore e settore, ma in generale confortanti: “I ricorsi alla cassa integrazione scendono drasticamente, pur rimanendo il doppio rispetto all’anno scorso, la discesa dell’export si assesta alla metà della media nazionale, segno che la nostra provincia ha tenuto”, ha sottolineato ancora Gola. Dati che - ha commentato il direttore di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio, “permettono di delineare un quadro in sostanziale miglioramento”.
Per quanto riguarda il settore manifatturiero in tutti gli indicatori (Produzione totale, Nuovi ordini, Ordini Export, Occupazione e Redditività) si registra tra gli imprenditori cuneesi una risalita del clima di fiducia rispetto al primo trimestre: solo alla voce Redditività il saldo ottimisti-pessimisti è ancora a favore di questi ultimi con una differenza del -12,9%. Il 22,3% delle aziende prevede di ricorrere alla cassa integrazione (erano il 33% nel primo trimestre), migliorano anche le previsioni relative a investimenti e ritardi negli incassi.
La fiducia risale gradualmente anche nel settore dei servizi, in cui rispetto al primo trimestre dell’anno migliorano tutti gli indicatori (Livello di attività, Nuovi ordini, Redditività e Occupazione): il 16,5% delle aziende del settore prevede di ricorrere alla CIG, erano il 22,2% nel primo trimestre del 2021.
In generale il ricorso alla cassa integrazione scende in tutti i settori del manifatturiero, pur rimanendo elevato in termini assoluti. Il dato è in aumento, invece, nei settori commercio, turismo, trasporti e logistica, in cui la percentuale di aziende che necessitano di CIG è ancora superiore al 30%.
Durante la conferenza stampa è stato approfondito anche il tema dell’aumento dei prezzi delle materie prime, sul quale sono intervenuti il presidente di Ance Cuneo Gabriele Gazzano, il presidente della sezione Chimica Gomma Plastica di Confindustria Cuneo Nicola De Risi, il presidente della sezione Meccanica Marco Costamagna e quello della sezione Legno Lorenzo Elia, tutti concordi nel definire la situazione “preoccupante”.
Durante il focus sono stati offerti alcuni dati sull’aumento percentuale dei prezzi: rialzi nella maggior parte dei casi a due cifre, con picchi del +44,3% per gli acciai piani, del 48,7% per lo stagno e del 32,8% per il legname di conifere. In risalita anche il prezzo del petrolio, che fa segnare un +53% da ottobre 2020 a febbraio 2021. Secondo l’analisi di Confindustria Cuneo il trend proseguirà per tutta la prima metà del 2021, con un alleggerimento a partire dal 2022.