Il 2019 volge oramai al termine, mentre il nuovo anno fa capolino all’orizzonte. In questi ultimi giorni di dicembre abbiamo ‘giocato’, andando a vedere quali sono sono stati gli articoli più letti nei dodici mesi appena trascorsi. Oramai è risaputo, non sempre la risonanza del pezzo va di pari passo con i ‘clic’ sulla notizia, ma conoscere quali sono stati gli argomenti che hanno avuto più successo è un esercizio interessante sotto molti punti di vista.
L’articolo più letto del 2019 è stata la nostra intervista a Marta Busso, la 26enne con una laurea in medicina in tasca che si sta specializzando in pediatria. Un’intuizione le ha permesso di diagnosticare una rara malattia, un caso clinico giudicato ‘impossibile’ dai luminari americani. A lei la piattaforma televisiva online Netflix, ha dedicato un intero episodio della serie ‘Diagnosis’. L’approccio critico e la riflessione sulla ‘fuga di cervelli’ sono piaciuti ai nostri lettori: il pezzo è stato letto da oltre 60 mila persone, un numero superiore alla diffusione di quotidiani nazionali come ‘Il Fatto Quotidiano’ o ‘Il Mattino’.
In seconda posizione troviamo una curiosità, vale a dire la visita di Capitan Ventosa di Striscia la Notizia alla ‘salita in discesa’ di Roccabruna. Il tg satirico di Canale 5 aveva direzionato le sue telecamere sul fenomeno ottico che si verifica al bivio per Sant’Anna, dove lasciando la macchina in folle questa inizia a salire invece che scendere. Le due vie convergono con pendenze diverse, ma entrambe in salita; le due inclinazioni sono però molto diverse e l'occhio umano, non abituato a distinguere, interpreta l'immagine in maniera sbagliata. Un argomento che ha suscitato l’interesse dei nostri lettori, tanto da renderlo il secondo articolo più letto dell’anno.
Al terzo posto una notizia decisamente meno leggera. Era venerdì 18 ottobre quando la Merlo di San Defendente di Cervasca, multinazionale che opera nel campo dell’industria metalmeccanica chiuse per lutto. In quella tragica mattinata perse la vita l’operaio 33enne Andrea Barale, di qui la decisione dell’azienda del patron Amilcare Merlo di mandare tutti a casa nella commozione generale.
Altra morte che ha scosso il Cuneese, seppur avvenuta in circostanze decisamente diverse, è stata quella di Alessandro Ghinamo, il 40enne ritrovato morto sotto viadotto Soleri. Per due giorni le forze dell’ordine e i parenti lo avevano cercato senza sosta. A distanza di due giorni il ritrovamento del corpo. L’uomo si era suicidato dopo una serata trascorsa con gli amici.
Erano anni che non si verificava un fatto di sangue nel centro di Cuneo. Per questo motivo la morte violenta di Marco De Angelis ha sconvolto la tranquilla città all’ombra della Bisalta. Il nostro quotidiano online era stato il primo in Italia a scoprire che l’assassino, poi suicida, Germano Sciandra, era stato socio in affari con la vittima. Un’esclusiva che è stata premiata dai nostri lettori.
Nel corso del 2019 abbiamo aggiunto al nostro giornale online le notizie di cronaca giudiziaria: il ‘nostro’ Andrea Cascioli segue quotidianamente le udienze penali del Tribunale di Cuneo. Una sentenza di condanna emessa dal giudice nel luglio scorso ha suscitato l’interesse dei nostri lettori. Si è trattato del caso di un ladro che, dopo aver sottratto il telefonino in un negozio, ha pensato bene di ripresentarsi per chiedere istruzioni sul funzionamento. Ricordate com’è finita?
Al settimo posto troviamo ancora un approfondimento sull’omicidio di Marco De Angelis. Nei giorni successivi all’omicidio indagammo sui trascorsi tra la vittima e il suo Assassino, indicando in un giorno preciso del 1998 l’inizio dei dissidi tra i due: De Anglis aveva sostituito Sciandra come amministratore della Dimo Sport…
Un’altra tragica notizia di cronaca che sconvolse il Cuneese fu quella della morte di Francesco Scarmato, il 17enne che nel luglio scorso perse la vita in un tragico incidente a San Rocco Castagnaretta. Una disgrazia che non necessita di ulteriori commenti.
In nona posizione il sequestro del negozio ‘Eurostock’ di Genola, un’operazione effettuata dalla Guardia di Finanza nello scorso aprile. La popolarità del punto vendita ha fatto rimbalzare la notizia tra i tanti clienti.
Era lo scorso gennaio quando l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato comminò a Lyoness Italia Srl una multa da oltre 3 milioni di euro. 'Vendita piramidale e promozione ingannevole’ recitava il documento diffuso dall’Antitrust. Il sistema di promozione usato dalla società, molto diffuso in provincia di Cuneo, fu ritenuto scorretto.