CUNEO - Ecco il nuovo centro commerciale di corso De Gasperi. Le opposizioni: “Un panettone di cemento”

Una struttura da 2500 metri ospiterà - pare - la Esselunga: il comune avrà una rotonda. Polemica sugli incarichi: “Troppi progetti firmati da assessori e consiglieri”

in foto: il rendering del centro commerciale
in foto: la planimetria del centro commerciale
in foto: il progetto della nuova rotonda

Andrea Cascioli 21/11/2023 07:10

Duemilacinquecento metri quadrati (per la precisione, 2.490) destinati a “media struttura di vendita alimentare”, su un totale di superficie utile lorda di 6.419 mq. Ma ci saranno anche 1.347 metri di verde privato, un parcheggio interrato per il supermercato con 242 posti (più altri nove in superficie) e uno pubblico da 230 posti, poi uno spazio di somministrazione di cibi e bevande e un piccolo esercizio di vicinato.
 
Il progetto per il centro commerciale in corso De Gasperi, nel quadrilatero tra via degli Artigiani, via Olivetti e via Cascina Colombaro, avrà presto una sua identità (Esselunga, pare) e ha già ha una sua fisionomia. Che non piace alle opposizioni: “Un panettone” lo bolla l’indipendente di destra Beppe Lauria. “Edificio incompatibile con l’edilizia moderna, una vergogna presentare un progetto del genere con quattro alberi intorno” rincara Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni). “Ennesimo blocco di cemento a dir poco obbrobrioso” e figlio della “fame di cemento del piano regolatore”, spara a zero Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia). Sulla questione dell’alberata Lauria richiama il precedente della Michelin: “O sono cieco o gli alberi non sono stati utilizzati come da previsione. Chiedo che quelli previsti vengano effettivamente piantumati: se riteniamo di pregio solo il concentrico corriamo il rischio di vedere la città ampliarsi con vari ‘panettoni’”. Si tratta di uno dei punti su cui gli uffici comunali hanno fatto sapere di non voler transigere, assicura l’architetto Ivan Di Giambattista, responsabile dell’Ufficio Edilizia. “Ci vorranno comunque decenni” ribatte Bongiovanni.
 
Nell’ambito dell’istruttoria, aggiunge ancora Di Giambattista, “sono state date indicazioni di buone pratiche sull’inserimento nel paesaggio che serviranno come ‘linee guida’ progettuali”. Ma fosse solo un problema di estetica. Le minoranze ne mettono sul tavolo almeno altri due: uno riguarda il giallo delle associazioni di categoria, che le istituzioni dicono di aver interpellato. L’altro tocca il nervo dei presunti conflitti d’interesse tra giunta e sala consiliare. Lauria chiede copia degli inviti alla conferenza dei servizi indirizzati alle associazioni del commercio: “Le ho incontrate e sostengono di non averlo ricevuto”. Almeno una, Confesercenti, lo aveva già messo nero su bianco. A scatenare il vespaio delle polemiche sugli incarichi ci pensa invece il barricadero Sturlese: “Molti interventi nella progettazione da parte di assessori o consiglieri comunali, per la maggior parte appartenenti alla compagnia dei Santi Pellegrini”. Ironica allusione al binomio formato dall’assessore Luca Pellegrino e dal consigliere Vincenzo Pellegrino, entrambi geometri di professione ed esponenti di Centro per Cuneo in amministrazione: “Con questi interessi in gioco non vedremo mai la variante del piano regolatore, perché prima dobbiamo portare a termine interventi che corrispondono anche agli interessi degli amministratori” attacca duro Sturlese.
 
Polemiche dettate dalla mancanza di argomentazioni, replica il capogruppo centrista: “Citatemi gli articoli di legge che lo vietano” incalza. Ma il tema non è l’illegalità, bensì l’inopportunità, risponde Sturlese. “Ripetiamo le stesse parole perché commettete gli stessi errori” interviene Lauria, chiarendo: “È normale che chi siede in questo ‘parlamentino’ lavori come professionista, ma alcune situazioni sembrano più facilmente risolvibili in virtù di questo”. Nella duplice veste di capogruppo di Crescere Insieme e architetto, Luca Paschiero osserva: “Sono sessant’anni che le cose vanno avanti così: se ci fossero sempre ‘inopportunità’ la gente dovrebbe smettere di lavorare”. Lauria contesta e sfodera una citazione dal canzoniere della destra: “Anche se tutti noi no”, dal titolo di un brano della Compagnia dell’Anello.
 
Questo per quanto riguarda le critiche. Il “bicchiere mezzo pieno” lo indicano gli assessori al Patrimonio Alessandro Spedale e ai Lavori Pubblici Luca Serale. La concessione del permesso di costruzione porterà infatti la realizzazione della rotonda tra via degli Artigiani e via Cascina Colombaro: un intervento da circa 170mila euro che il Comune vagheggiava da tempo e che arriverà con gli extra oneri. “Dunque viene ‘regalata’ all’amministrazione, perché non fa parte del progetto d’intervento” precisa Serale. Quando si aggiungeranno gli altri tasselli del puzzle, ovvero i comparti 2 e 3 dell’area, si rifarà anche la viabilità di via Cascina Colombaro fino all’intersezione di corso De Gasperi.
 
Un ultimo affondo di Sturlese riguarda il piano regolatore: “Non si vedono nemmeno i primi vagiti della nascita di una variante sistemica e continuate a fare interventi su un piano che tutti abbiamo riconosciuto come spropositato nelle previsioni insediative”. Spedale assicura che il 2024 sarà l’anno in cui si rimetterà mano a tutto questo: “A inizio mandato consiliare c’è stato un impegno della sindaca sul PRG, sarebbe un autogol non fare nulla. Il nuovo anno ci vedrà sicuramente attenti su questa partita, tenuto conto che ci sono molte aspettative: l’unica cosa che non posso garantire è che la revisione del piano sia a immagine e somiglianza di quel che vi aspettate”.

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