È stato presentato l’altra sera alla Birrovia, nei locali dell’ex Stazione Gesso il ‘metaprogetto’ del nuovo ospedale di Cuneo disegnato dall’architetto cuneese
Angelo Bodino con l’aiuto dei colleghi
Michele Nasetta e
Paolo Luciano. Nel corso dell’incontro organizzato dal gruppo consiliare Cuneo per i Beni Comuni -
di cui abbiamo già dato conto con articolo dedicato - i tecnici hanno illustrato la loro ‘suggestione’ ispirata al modello di
Umberto Veronesi e
Renzo Piano. “
Un ospedale integrato con il territorio, a misura d’uomo, vicino ai servizi quali strade, bus, ferrovia, bar, ristoranti, alberghi - ha detto Bodino -.
Il Santa Croce è facilmente ampliabile con due strutture leggere a fianco del Blocco E di via Bassignano, costruite su pilotis (una su 3 piani, l’altra su 7), senza la necessità di scavi”.
Gli architetti Benedetto Camerana, Elena Airaldi e Luigi Colombo, incaricati dalla Fondazione nuovo ospedale di Cuneo di realizzare lo studio di pre-fattibilità della nuova struttura, acquisiranno il ‘suggerimento’ redatto dai tecnici cuneesi. L’altra ipotesi in campo, oltre all’ammodernamento e ampliamento del 'Santa Croce' sul vicino piazzale dell’Inps, è l’allargamento del ‘Carle’ a Confreria.
“La sede del Santa Croce è da noi privilegiata in prima istanza rispetto al Carle, in quanto adatta ad interventi aggiuntivi e sostitutivi di tipo modulare sull’edificio attuale, consente di mantenere facilmente l’attuale e sperimentato modello di risposta ad eventuali ricadute pandemiche, mentre prenderà corpo per interventi successivi e sequenziali il rinnovamento della struttura”, ha affermato Ugo Sturlese, consigliere comunale di Cuneo per i Beni Comuni”.