Ha fatto discutere la scelta dei gestori degli impianti sciistici di Entracque di omaggiare lo skipass a tutti i bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno effettuato il vaccino anticovid-19. Sabato prossimo, 5 febbraio, per usufruire della gratuità di una giornata sugli sci, i più piccoli dovranno recarsi in biglietteria accompagnati dai genitori e presentare il certificato vaccinale e un documento di identità.
L'iniziativa ha suscitato la reazione di un gruppo di genitori cuneesi, che hanno inviato una dura lettera alla Entracque Neve. "La vostra offerta ci lascia sgomenti - scrivono nella missiva -: riteniamo eticamente inaccettabile che una scelta di carattere sanitario venga utilizzata come strumento di marketing e quindi, in linea di principio, possa da quest'ultimo essere condizionata". Secondo i firmatari, oltre mille: "La decisione è fortemente discriminante a svantaggio di quelle famiglie che, nel rispetto della legge italiana, per le più svariate motivazioni, non hanno aderito alla campagna vaccinale". "Ci ferisce ed addolora profondamente che questa decisione sia stata presa in ambito sportivo, ambito che per eccellenza è o dovrebbe essere esempio di inclusione, avverso ad ogni forma di discriminazione - prosegue il testo -. Per le ragioni fino a qui riportate, da oggi, le persone firmatarie non intendono più avvalersi dei vostri servizi".
Nei giorni scorsi il patron di Entracque Neve Roberto Gosso aveva spiegato le ragioni dell'iniziativa al nostro quotidiano online: “Siamo in un momento particolare, sia per via della pandemia che della scarsità di neve - aveva osservato. -. Fortunatamente grazie all’innevamento artificiale dalle vacanze di Natale a oggi siamo riusciti a mantenere i nostri impianti in funzione. Ci sembrava carino fare questa promozione per quelli che hanno avuto il coraggio e la forza di farsi vaccinare, facendo un qualcosa di positivo per tutta la comunità”. Com’è nata l’idea? “Un nostro maestro di sci ha visto l’iniziativa in un’altra stazione della Lombardia e abbiamo pensato di riprenderla. È una sorta di ‘premio’ per chi si è vaccinato”.