Lo stabilimento Michelin di Ronchi, il più grande sito industriale del Gruppo dell'Europa occidentale, non produrrà più camere d’aria entro la fine del 2021.
Il centro cuneese, attivo dal 1963 e specializzato nella produzione di pneumatici vettura ad alto contenuto tecnologico (e.Primacy, Pilot Sport, CrossClimate e Pilot Alpin), conta 2.250 dipendenti, ma nessuno di loro è a rischio. “Le 41 persone impiegate in questa lavorazione - spiega la multinazionale in una notta diffusa in giornata - saranno ricollocate all'interno dello stabilimento o accompagnate con accordi di prepensionamento".
“Negli ultimi dieci anni il diametro dimensionale dei pneumatici si è spostato verso l'alto di gamma che oggi rappresenta circa il 50% della produzione - prosegue il comunicato stampa -. Mediamente il 40% della produzione è destinato al primo equipaggiamento per costruttori quali Stellantis, Renault, BMW, Porsche, Audi, VW e Mercedes. Nel corso degli ultimi sei anni sono stati investiti 210 milioni di euro in progetti di innovazione sviluppata “in sito” che hanno contribuito a migliorare le performance ambientali e la competitività della fabbrica. La missione dello stabilimento, quindi, è di focalizzarsi nella produzione di pneumatici di ultima generazione proseguendo nell'evoluzione tecnologica dei suoi impianti. In questo contesto, nonostante gli sforzi ed i progressi compiuti, la produzione di camere d’aria risulta ormai marginale nei volumi e non più competitiva nei costi a causa di un mercato che da anni è sempre più localizzato in aree geografiche circoscritte e lontane dall’Italia. Questa produzione verrà quindi arrestata alla fine del 2021”.
Con sede a Clermont-Ferrand, Francia, Michelin è presente in 170 paesi con 123.600 dipendenti e gestisce 71 stabilimenti di produzione di pneumatici, che insieme hanno prodotto circa 170 milioni di pneumatici nel 2020.