“Massimo sostegno a Marco Cappato, che oggi si è autodenunciato per aver fornito aiuto a Elena, malata terminale di tumore, a porre fine alle proprie sofferenze esaudendo il suo ultimo desiderio. Un Paese civile deve riconoscere il diritto ad un fine vita dignitoso”. Lo dichiarano in una nota Flavio Martino, Alessia Lubèe e Alice Depetro, rispettivamente Coordinatore, Tesoriera e Presidente di +Europa Granda.
Continuano: “Nonostante centinaia di migliaia di firme raccolte negli anni su più proposte, appelli, disobbedienze civili e più richiami della Corte costituzionale, il Parlamento non ha mai trovato il coraggio di legiferare su un tema tanto delicato quanto essenziale per molti cittadini italiani. La storia di Elena ci insegna che a volte le cure palliative e l’affetto dei propri cari non bastano. Rendere legale l’eutanasia non significherebbe permettere alle persone di morire, ma di scegliere di che morte morire”,
“Noi non chiediamo – concludono - l’assoluzione di Marco Cappato per pietà o ammirazione politica. Noi pretendiamo che anche in Italia sia finalmente resa legale l’eutanasia, nel rispetto dei principi costituzionali di autodeterminazione e di libertà di scelta, fino alla fine”.