Riceviamo e pubblichiamo il ricordo di Lidia Menapace da parte di Fabrizio Biolè, ex consigliere regionale ed ex sindaco di Gaiola.
Il maledetto virus, lo stesso maledetto virus che ha colpito in pratica più o meno da vicino tutte le nostre famiglie, ci ha fatto il brutto scherzo di portarci via una piccola figura e grande donna come Lidia Menapace. Mi va, oggi, di condividere il piacere di essere stato al suo stesso tavolo in un partecipato e entusiasmante dibattito sul referendum costituzionale 2016, ospiti - lei, la professoressa Algostino ed io - della Festa in Rosso alla Cascina di Cuneo.
Mi va, oggi, di raccontare di aver potuto guardarla occhi negli occhi, trovando lo sguardo dolce ma fiammeggiante della saggia nonna costantemente attiva e in marcia per l'universalitá dei diritti. Femminista. Comunista. Pacifista (amava scherzare sul suo cognome, dicendo che lei non avrebbe potuto portare con sé che la Pace).
Mi va, oggi, di raccontarvi la piacevole sensazione di una sua stretta di mano, una mano morbida, tiepida al tatto; una stretta sicura, piena, di chi conosce la propria direzione, la direzione della lotta per il prossimo e il debole che laicamente, strenuamente e dolcemente lei ha portato avanti fino alla fine. Compagna Lidia, illumina le nostre coscienze, ovunque tu sia.