“Dopo sei mesi di gestione di un’azienda che esce da un lungo periodo di forte difficoltà la nostra priorità, anche nell’interesse degli stessi lavoratori, è la tutela della solidità di Falci. Dispiace dover constatare che non si sia colto lo sforzo che l’azienda sta facendo per garantire un futuro ai propri collaboratori attraverso una politica di bilancio sostenibile, anche in considerazione dell’unicità del momento storico che si sta attraversando”. Lo afferma in una nota Andrea Romano, presidente del Cda e rappresentante legale della Falci di Dronero: nei giorni scorsi i lavoratori hanno scioperato contro il taglio dei salari, mentre i rappresentanti sindacali sono stati anche ricevuti dall’amministrazione comunale dronerese.
Romano ha così affidato ad una nota “alcune precisazioni circa le informazioni inesatte diffuse dai sindacati in merito al numero e alla natura degli esuberi”: “I lavoratori a cui l’azienda ha dovuto forzatamente rinunciare sono quattro, i cui compiti sono in parte stati riassegnati, con assunzione di incarichi da parte dei soci. In altri casi, le ragioni che hanno portato alla cessazione del rapporto di lavoro sono di diversa natura, non legata alla volontà dell’azienda di privarsi della prestazione del lavoratore. Tra le ragioni della momentanea riduzione della forza lavoro, per esempio, un congedo dovuto a pensionamento e un prepensionamento legato ad esigenze del dipendente”.