CUNEO - FdI in Questura e al comando provinciale dei Carabinieri per portare solidarietà alle forze dell'ordine

Domani l'iniziativa. Nella delegazione, tra gli altri, il coordinatore provinciale William Casoni, la deputata Monica Ciaburro e il consigliere regionale Paolo Bongioanni

Redazione 01/03/2024 15:04

“Fratelli d'Italia solidarizza con le forze dell'ordine, prese di mira in particolare nelle ultime settimane da inaccettabili aggressioni fisiche, ma anche mediatiche e politiche”. Si apre così il comunicato stampa diffuso oggi dalla sezione provinciale del partito. Domani, sabato 2 marzo, una delegazione formata dal coordinatore provinciale William Casoni, l’onorevole Monica Ciaburro vicepresidente della Commissione Difesa, il consigliere regionale Paolo Bongioanni, il consigliere provinciale e sindaco di Magliano Alpi Marco Bailo, i consiglieri in Comune a Cuneo Massimo Garnero e Noemi Mallone, i sindaci di Valdieri Guido Giordana, di Racconigi Valerio Oderda e di Boves Maurizio Paoletti, si recheranno presso la questura di Cuneo alle ore 10, e poi alle 10.30 presso il Comando provinciale dei Carabinieri.
 
“Le forze dell'ordine sono il nostro presidio di sicurezza, per questo ci batteremo sempre per proteggerle”, spiegano nella nota gli organizzatori dell’iniziativa: “Le istituzioni hanno il dovere di sostenere con convinzione gli agenti impiegati nella pubblica sicurezza, dobbiamo respingere con ogni mezzo i gravi tentativi di delegittimazione messi in atto nei giorni scorsi. È necessario fermare immediatamente questo clima d’odio, che rischia di provocare conseguenze come quelle accadute a Torino, dove una volante e gli agenti che stavano fermando un irregolare per condurlo in un centro di rimpatrio sono stati aggrediti dai manifestanti dei centri sociali. Ci aspettiamo che anche la sinistra, che è stata prontissima nel mettere sotto processo mediatico polizia e carabinieri, esprima oggi solidarietà alle forze dell’ordine e condanni senza tentennamenti le violenze fisiche messe in atto con regolarità da centri sociali e antagonisti”.

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