«Occit’amo è una grande occasione per affermare, attraverso la cultura e la musica, l'identità e la tradizione della nostra storia. La musica popolare, i balli, la letteratura hanno profonde radici in tutte le regioni italiane e in tutti i paesi del mondo. Queste culture possono convivere e possono arricchirsi reciprocamente: le radici, se condivise, aiutano la propria identità e la propria cultura ad aprirsi al mondo».
Occit’amo è divertimento, balli, sonorità occitane. Ma è anche cultura, outdoor, libri, buon cibo.
Tutto questo in un’ambientazione splendida, in grado di muoversi tra vallate e pianure incorniciate dal Monviso.
Le date: 7 luglio e 15 agosto. Sono l’inizio e il culmine di una rassegna che cresce e supera i confini, lunga 6 settimane, in grado di comunicare con il luogo in cui prende forma.
Le Valli Stura, Maira e Po/Infernotto, la Pianura del Saluzzese, le Valli Varaita e Grana sono pronte ad accogliere 19 gruppi musicali provenienti da tutta Italia, da Francia, Bosnia ed ex Jugoslavia, con un focus particolare sulle sonorità che provengono dalle minoranze spagnole: ci saranno ospiti catalani, baschi, galiziani, aragonesi e asturiani.
La musica popolare è linguaggio ponte per eccellenza, è amalgama naturale nei passi di danza, negli abbracci collettivi a ritmo condiviso, nella voglia esuberante di suonare e creare un contatto con il pubblico.
Protagoniste assolute saranno ovviamente la musica e la cultura occitana, declinate in molteplici forme d'arte che vanno dalla danza alla rappresentazione, canora e corale, fino al cinema e alla parola, e saranno legate tra loro da un vincolo strettissimo con il patrimonio paesaggistico e artistico locale: i sentieri, le baite, i colli, le chiese, le cappelle, i conventi, siti storici e architettonici di pregio saranno palco naturale.
Tutto questo è Occit’amo. Ma non soltanto. L’idea di far crescere la rassegna e consolidarla nel panorama artistico della musica popolare ben si concilia con un altro progetto del territorio: la promozione turistica delle Terre del Monviso e Valli Occitane, definita con la sottoscrizione dell’omonimo protocollo d’intesa, ha dato spunto all’idea di rendere i week-end di Occit’amo non dei singoli appuntamenti di intrattenimento, ma una serie di eventi legati tra loro e inseriti all’interno di una vera e propria offerta turistica.
Per questo motivo, ogni fine settimana, le varie aree ai piedi del Monviso avranno il loro “pacchetto” che oltre a prevedere il format tradizionale (due concerti più gastronomia e birre artigianali) offrirà anche momenti di divulgazione culturale, incontri con giornalisti e scrittori, condivisione degli usi locali con attività laboratoriali organizzate in collaborazione con artigiani locali, proiezioni cinematografiche, attività outdoor alla scoperta delle bellezze naturalistiche delle valli e del patrimonio storico-artistico delle città d’arte della pianura.
Portabandiera di questa edizione sarà il famoso compositore e musicista bosniaco Goran Bregovic.
La sua musica deriva da temi zigani e slavi meridionali ed è il risultato della fusione della tradizionale musica polifonica popolare dei Balcani con il tango e le bande di ottoni. Mescola folk balcanico ed elettronica, ritmi sfrenati e temi sacri. Ad aprire il suo concerto un gruppo spalla del territorio, da Cuneo Lhi Balòs con il loro PATCHANKA D'OC (World Music, Tradicional Occitan, Ska, Reggae, Balkan-Folk). Sera dopo sera uno sguardo al mondo, e un altro ai nuovi mondi, con le sperimentazioni portate avanti dalla musica emergente occitana delle Valli di Occit’amo: Autre Chant, Paure Diau e Lou Pitakass.
Perché un Festival può essere a tutti gli effetti la strada per riscoprire la propria identità e la propria storia, guardare altrove, unire attraverso la musica, valorizzare le tradizioni e la cultura popolare, coinvolgere gli artisti e i territori.
Dal 7 luglio al 15 agosto. 6 settimane tra Valle Stura, Valle Maira, Valle Po e Bronda, Pianura del Saluzzese, Valle Varaita, Val Grana. 6 settimane e 19 gruppi che giungono da Italia, Spagna, Francia, Bosnia ed ex Jugoslavia, Susana Seyvane, Autre Chant, Trio Matta-Rouch, Gesppe & Corou de la Cevitou, Mascarimirì (Salento), Simone Campa e Orchestra Suonatori, Trouveur Valdoten (Valle d'Aosta), Kherau (Paesi Baschi), DRD, Brams, Paure Diau, Banda Briga, L'Escabot, A Cadiera Coixa (Aragona) e Lou Pitakass (Valli Occitane), Roby Avena Group, Polifonic System (Occitania - Provenza), Lou Dalfin (Valli Occitane).
I libri e le parole che raccontano la montagna, quella da camminare, osservare, vivere in modo eroico. Per fare questo, sono stati invitati giornalisti e scrittori che, in aperitivi a tema, tra antiche Chiese e prati dove assaporare parola per parola, racconteranno attraverso la loro esperienza un poco di MOVE: Andrea Parodi, Roberto Mantovani, Davide Longo, Diego Vaschetto, Enrico Bertone, Luca Mercalli e Marco Mathieu.
Le collaborazioni I prodotti dell'Atlante dei Sapori (curato dall'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo), Le birre artigianali di C'è Fermento, patrimonio locale, che è ormai divenuto un marchio nazionale Espaci Occitan e Nuovi Mondi Festival.
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