Ha fatto molto discutere a Cuneo l’annullamento di uno degli appuntamenti clou della stagione degli eventi autunnali, la Fiera del Marrone, ufficializzato dall’amministrazione nel mese di luglio. Una decisione presa in considerazione della situazione sanitaria, una scelta che il sindaco Federico Borgna ha definito “tutt’altro che indolore” e che, come detto, aveva generato più di una polemica nei giorni in cui, peraltro, Alba confermava la sua Fiera del Tartufo. Ora sul tavolo del primo cittadino è arrivata una proposta alternativa: a presentarla WeCuneo, l’associazione dei commercianti e dei ristoratori della città, che ha pensato ad una serie di iniziative modulate sulle esigenze del momento per non rinunciare del tutto alla “celebrazione” del marrone che caratterizza da oltre vent’anni l’autunno cuneese (quella del 2020 sarebbe stata l’edizione numero 22 della Fiera).
La proposta è nata da un’idea di Anna Giraudo, dell’omonima drogheria di piazza Galimberti, attività che fa parte di WeCuneo: “Non possiamo anticipare troppi dettagli perché il ‘progetto’ è attualmente sul tavolo del Sindaco. - spiega Giorgio Chiesa, presidente dell'associazione - Posso dire che abbiamo pensato ad una ‘rivisitazione’ della Fiera secondo le necessità attuali, una serie di iniziative che andrebbero a coinvolgere i ristoranti, i negozi e anche le scuole, con concorsi per ragazzi, tutto all’insegna della promozione del marrone. Pensiamo anche ad un concorso per ristoranti che propongono ricette utilizzando il marrone stesso, oltre a punti dove sia possibile comprare caldarroste in giro per la città, anche senza i tradizionali banchetti e stand. L’idea è proporre questi eventi diffusi tra il 17 e il 25 ottobre”.
Cuneo, nonostante tutte le difficoltà del caso, non vuole rinunciare alla sua Fiera del Marrone, anche se in una versione diversa dalla tradizione: nei prossimi giorni è atteso il parere del sindaco Federico Borgna sul “piano B” proposto da WeCuneo.