Sono 7.800 i profughi ucraini accolti attualmente in Piemonte. L’aggiornamento è stato fatto oggi dal Coordinamento regionale per l’emergenza profughi, che segnala nella mappa dell’accoglienza 6.763 rifugiati ospitati presso la rete di accoglienza spontanea familiare o di conoscenti o delle realtà sociali del territorio, 546 nelle strutture individuate dalla Protezione Civile regionale, 491 nei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) e attraverso il SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) sotto il coordinamento delle Prefetture.
A livello territoriale, la quota principale di rifugiati risulta sempre in provincia di Novara, dove è insediata la percentuale più alta della comunità ucraina residente già da tempo in Piemonte. In particolare, nel Novarese risultano attualmente ospitate 2.635 persone. 1.460 risultano invece nel territorio del Torinese. Nel Verbano Cusio Ossola le persone presenti risultano 1.034, in provincia di Alessandria 787, nel Cuneese 728, nel Biellese 451, nel Vercellese 405 e in provincia di Asti 300.
Sul fronte sanitario sono stati registrati 3.390 tamponi Covid e sono 1.042 i rifugiati che hanno ricevuto il vaccino. Sono, inoltre, 4.761 le famiglie piemontesi che hanno manifestato attraverso i canali della Regione Piemonte la disponibilità ad ospitare i profughi ucraini. Nello specifico, 3.163 sono nel Torinese, 441 nel Cuneese, 332 nell’Alessandrino, 233 nell’Astigiano, 189 nel Biellese, 160 nel Novarese, 130 nel Vercellese e 113 nel Verbano Cusio Ossola. Prosegue anche l’inserimento scolastico dei bambini e dei ragazzi ucraini nelle scuole piemontesi. L’Ufficio Scolastico Regionale ha comunicato i dati aggiornati al 4 aprile, che vedono 1.135 alunni inseriti, di cui 948 ‘validati’, ovvero che hanno ultimato la documentazione ufficiale dopo il primo inserimento (dettaglio territoriale nel documento allegato).