“Se non fosse in gioco il presente e il futuro di migliaia di imprese e di lavoratori, insieme ad un intero territorio, il volantino distribuito a Saluzzo in occasione della Mostra della Meccanica agricola non meriterebbe alcuna attenzione”. Si apre così il comunicato diffuso ieri, lunedì 2 settembre, da Coldiretti Cuneo. Il riferimento è al finto verbale di multa che diversi automobilisti hanno ritrovato sulle loro vetture parcheggiate in piazza Buttini a Saluzzo sabato 31 agosto, in occasione della Fiera della Meccanica Agricola.
Un “volantino” dal contenuto provocatorio, del comune di “Qua”, accertato da “Paperino e Paperoga”: “La signoria vostra è stata multata per la solita indifferenza mostrata rispetto ai migranti che raccolgono la frutta nel saluzzese. - si leggeva nel finto verbale - Come tutti gli anni lei si è recato alla fiera senza interrogarsi sulle condizioni abitative e lavorative delle persone che vengono nascoste dai muri nella ex caserma e nelle tende e in nulla si è adoperato. La violazione dell'articolo 1212 comporta una multa pari a 90 euro o, in alternativa, una notte da trascorrere in tenda al Foro Boario. In tempi di crisi, i saggi fanno ponti e gli stupidi innalzano barriere”. Sulle automobili sono stati inoltre lasciati anche altri piccoli manifesti, finti volantini pubblicitari riportanti annunci ironici sulle condizioni di vita e di lavoro dei braccianti stagionali. Finte sanzioni e volantini che sono stati poi rimossi da Carabinieri e Polizia Municipale dopo le prime segnalazioni da parte degli automobilisti.
Dura la replica di Coldiretti Cuneo: “La gravità e le falsità scritte da chi non ha neppure il coraggio di firmarsi, insieme al rispetto che si deve a tutti i protagonisti di un importante comparto come quello della frutta, ci costringe a non stare in silenzio”. I responsabili della provocazione al momento non sono stati individuati, ma l'associazione ha manifestato l'intenzione di non lasciar cadere nel vuoto questo “caso”: “Abbiamo dato mandato ai nostri legali di predisporre una puntuale denuncia contro ignoti a tutela delle imprese e dei lavoratori protagonisti della frutticoltura cuneese. Non possiamo accettare che anonimi e irresponsabili personaggi possano gettare fango su un settore e su un territorio fatto di grandi imprenditori, che garantiscono occupazione, alimentano un indotto importante ed “esportano” il Made in Cuneo della frutta nel mondo. Questo settore, oggi profondamente in crisi, resiste per la tenacia dei suoi protagonisti e con l’opera di migliaia di giovani che vi lavorano. A loro deve andare il rispetto di tutti respingendo con determinazione le falsità e costruendo insieme le condizioni per un vero rilancio del settore di cui la Granda non può fare a meno”.