Il premier Giuseppe Conte ha firmato in mattinata il nuovo Dpcm contenente le misure per contenere la pandemia da Coronavirus che saranno in vigore da domani, lunedì 26 ottobre. Tra i provvedimenti più impattanti sul tessuto economico la chiusura di bar e ristoranti dalle 18.
LE ‘RACCOMANDAZIONI’
No agli spostamenti non necessari
Il nuovo Dpcm raccomanda “a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. Dunque, si esce di casa solo per casi strettamente necessari, evitando attività non essenziali, ma non ci sono limitazioni agli spostamenti tra Comuni e Regioni.
No agli ospiti in casa, sì allo smartworking
Per le abitazioni private “è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza". Ai datori di lavoro privati si raccomanda “fortemente" l’utilizzo della modalità di lavoro agile (smartworking).
LE MISURE
Locali aperti dalle 5 alle 18
Per “bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie”, come detto, l’apertura è prevista dalle 5 alle 18, con servizio ai tavoli da massimo quattro persone. Vietato quindi consumare cibi e bevande nei locali e nelle vicinanze dopo le 18, ma l’asporto e il servizio a domicilio viene consentito fino a mezzanotte. Restano aperti “gli esercizi di somministrazione alimenti e bevande nelle aree di servizio e in quelli di rifornimento carburante nelle autostrade, aeroporti e ospedali”.
Niente festeggiamenti per matrimoni e battesimi
Per quanto non vengano fermate le cerimonie religiose, come battesimi e matrimoni, sono vietate le feste che ne seguono, neppure con il limite dei 30 partecipanti in vigore nel precedente Dpcm.
Stop palestre e piscine, sì allo sport all’aperto e allo sci
Dovranno rimanere chiuse tutte le strutture sportive, dalle palestre alle piscine. Sospesi gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra (tranne l’attività degli atleti di vertice. Chiudono anche centri benessere e quelli termali, tranne quelli che erogano prestazioni rientranti nei Lea. Sospesa l’attività sportiva dilettantistica di base e gli sport di contatto. Ok all’attività motoria solitaria all’aperto (con distanziamento). Si salva lo sci: gli impianti, aperti per gli atleti di interesse nazionale e internazionale, possono essere utilizzati anche dagli amatori “subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte delle Regioni e validate dal Cts (non ancora pronte n.d.r.)”. Aperti anche i centri e i circoli sportivi pubblici e privati (es. i campi da tennis).
Nelle scuole cresce il ricorso alla didattica a distanza
Il Dpcm chiede espressamente di "incrementare il ricorso alla didattica digitale integrata per un quota pari almeno al 75% modulando la gestione degli orari di ingresso e uscita degli alunni anche con turni pomeridiani”. L’ingresso a scuola non deve avvenire prima delle 9 per evitare assembramenti sui mezzi pubblici. Si potrà andare anche oltre il 75% di didattica a distanza, venendo incontro alle Regioni che chiedevano la Dad al 100%. Sospesi i viaggi d’istruzione.
Chiusi teatri e cinema, per ora restano aperti i musei
Chiudono cinema e teatri. Restano aperti, invece, i musei “a condizione che garantiscono modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.
Stop a convegni, fiere e concorsi pubblici
Vietato ogni tipo di convegno, sagre e fiere. Sospesi tutti i concorsi pubblici, tranne quelli riservati al personale sanitario e per la Protezione civile. Stop anche all’attività di sale gioco, sale scommesse, bingo e casinò, fermi anche a discoteche affini.
Mascherina obbligatoria
Il Dpcm prevede “l’obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie nonché l’obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione di casi in cui sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi”. Esclusi dall’obbligo solo i bambini sotto i 6 anni, chi svolge attività sportiva e i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.