“In seguito alla nostra interrogazione e al lavoro degli uffici e dei tecnici, finalmente è stato sbloccato l’iter per l’inserimento dei lavoratori stagionali. Una buona notizia per le nostre aziende agricole. Auspico che non debba mia più ripetersi una situazione simile a quella che le nostre imprese hanno dovuto affrontare nei mesi scorsi”. Il Senatore cuneese Giorgio Maria Bergesio, capogruppo Lega in Commissione Agricoltura, commenta così la ripresa del procedimento per l’inserimento dei lavoratori stagionali interrotto tra il 22 aprile e il 13 maggio in seguito alle attività di reingegnerizzazione dei sistemi informatici degli Sportelli Unici dell’Immigrazione decisa dal Ministero dell’Interno che aveva comportato forti rallentamenti nel procedimento. La nuova piattaforma è operativa dal 13 maggio ma ha da subito evidenziato problematiche che avevano reso impossibile la gestione delle pratiche per il rilascio dei nulla osta alle aziende che ne hanno fatto richiesta tra il 1° febbraio e il 17 marzo. In Piemonte, a farne le spese è anche e soprattutto il comparto agricolo cuneese, che attende 1.450 braccianti, la quota concessa dal Ministero.
“L’inserimento delle domande è stato finalmente sbloccato e il decreto flussi può trovare applicazione: Prefettura, Questura e Ispettorato Territoriale del Lavoro stanno lavorando a buon ritmo. Ma situazioni come queste non debbono mai più ripetersi in quanto tutto ciò ha impedito alle aziende del comparto agricolo l’assunzione di stagionali, bloccando così il settore, in un momento in cui il nostro Paese ha assoluto bisogno di puntare sulla produzione interna. La natura non aspetta i tempi del Ministero, e in agricoltura il lavoro deve essere fatto a tempo debito”, ribadisce Bergesio che inoltre annuncia: “Nella bozza del nuovo decreto per la regolamentazione dei flussi migratori, sono stati aggiunti altri 131 stagionali in più per l’agricoltura in Provincia di Cuneo, a cui è già destinata una quota superiore rispetto alle altre, 1.450 lavoratori a fronte dei 300 attesi nelle altre province”.