Il Consiglio generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino CRT ha individuato l’imprenditrice Roberta Ceretto tra i tre nomi segnalati per il prossimo mandato dal presidente della Provincia di Cuneo. La nomina della 51enne presidente della storica cantina vinicola albese, trasformata dal padre Bruno in una delle più prestigiose delle Langhe, è stata annunciata nella giornata di venerdì 19. Della terna sottoposta all’attuale Consiglio di Fondazione facevano parte anche Paolo Adriano, avvocato e già sindaco di Mondovì, e Michele Antonio Fino, professore universitario saluzzese, in uscita dalla Fondazione CRC dove ha presieduto la commissione incaricata di vagliare le nuove nomine.
Nel congratularsi con la neo eletta, il presidente della Provincia Luca Robaldo ha ricordato che “Ceretto, come d’altronde gli altri due candidati, è espressione del territorio nel suo ambito specifico” e che “la scelta effettuata dal Consiglio Generale dà alla Granda la possibilità di essere rappresentata al meglio”. Parole di circostanza dietro alle quali, in realtà, si cela un po’ di delusione. La nomina dell’imprenditrice albese infatti preclude a Robaldo la possibilità di lanciare in CRT il “suo” sindaco (di Adriano era stato assessore e vice) e di piazzare una doppietta monregalese negli organismi di governo delle fondazioni torinesi. In Compagnia di San Paolo, infatti, siede ora l’ex presidente di Fondazione CRC Ezio Raviola. Niente da fare neppure per Annalisa Genta, ex consigliera braidese, sponsorizzata da Fratelli d’Italia.
Insieme alla Ceretto c’è un altro cuneese a guardia della “cassaforte” di palazzo Perrone di San Martino, per sei anni guidata da Giovanni Quaglia. Si tratta del professor Giuseppe Tardivo, già componente del Consiglio di indirizzo nello scorso mandato, il cui ruolo si è rivelato decisivo nell’assicurare a Fabrizio Palenzona la vittoria nell’aspra contesa contro Quaglia. Insieme ad altri due uscenti, Michele Rosboch e Fiorenza Viazzo, è stato cooptato nell’assise di via XX Settembre.