"L'Asl Cn1 entrerà definitivamente in possesso dell'area in precedenza destinata alla realizzazione del 'Nuovo centro riabilitativo di Fossano' e avvierà un processo di valorizzazione in accordo con il Comune di Fossano. Nel frattempo l'Asl continuerà ad attuare il piano direttorio che prevede la riqualificazione e l'ammodernamento dell'attuale ospedale di Fossano, che sarà rafforzato e potenziato".
Lo ha precisato oggi pomeriggio, martedì 10 aprile, l'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta rispondendo a un question time presentato in consiglio regionale. A interrogare l'assessore Saitta sull'argomento è stato il consigliere regionale pentastellato Mauro Campo, che già nella giornata di ieri, lunedì 9 aprile, con colleghi del Movimento Cinque Stelle, aveva convocato una conferenza stampa sull'argomento a Fossano. Campo, preoccupato dalla sentenza che, nei giorni scorsi, aveva rigettato la richiesta dell’Asl CN1 di vedersi restituire denaro dalla società Iris (con la quale venne a sottoscritto a suo tempo un contratto per la realizzazione di un centro a Fossano), aveva presentato una nuova interrogazione.
Come illustrato oggi dall'assessore Saitta, con la delibera del 31 ottobre 2012 della Giunta Regionale sono stati sospesi in tutta la Regione Piemonte gli investimenti sanitari non ancora 'cantierabili', tra i quali vi era quello relativo alla realizzazione del nuovo centro riabilitativo di Fossano. Con riguardo a tale intervento in particolare la Regione disponeva di non dare corso all'avvio del procedimento dell'accordo di programma tra la stessa, il Comune di Fossano e l'Asl. Da allora in conseguenza di piani operativi per l'uscita della Regione Piemonte dal Piano di Rientro all'interno della revisione della rete ospedaliera e territoriale le aziende sanitarie sono state stimolate a razionalizzare l'uso delle strutture esistenti. "In particolare l'Asl CN 1 mantenendo l'attuale presidio di Fossano quale polo riabilitativo provinciale sta attuando un piano direttorio che prevede la riqualificazione e l'ammodernamento finanziario anche tramite la prevista alienazione dello stabile in piazza Castello a Fossano, le cui funzioni finanziarie e distrettuali sono già state razionalmente inserite nel presidio stesso senza alcuna nuova costruzione" ha approfondito Saitta.