Nei giorni scorsi si è costituito a Fossano il “Comitato Pro Parco fluviale”. L’idea, nata da alcune persone, si è subito realizzata nel corso videoconferenze durante le quali i presidenti o i rappresentanti di oltre 50 associazioni cittadine hanno espresso il loro parere sull’opportunità di fondare e aderire a un “Comitato Pro Parco fluviale” che avesse come finalità la richiesta al Comune di Fossano di sottoscrivere l’apposita convenzione con il “Parco Naturale Gesso e Stura”.
Il risultato è stato un entusiastico successo di adesioni di associazioni fossanesi, che operano nei più svariati campi. Si va da quelle prettamente sportive a quelle naturalistiche, da quelle che hanno uno spiccato interesse nel campo sociale a quelle artistiche, fino a quelle più propriamente culturali. Un caleidoscopio di associazioni che sentono come propria l’idea di poter fruire di un ambiente naturale vicinissimo a Fossano, ponendolo sotto la tutela di un Parco naturale.
A oggi sono oltre 50 le associazioni che hanno aderito e altre lo stanno per fare, alle quali va aggiunto un considerevole numero di privati cittadini che hanno a cuore il tema.
Fossano fa già parte del “Parco Naturale Gesso Stura” ma la convenzione non è ancora stata ratificata dal Comune forse per le perplessità in merito alla gestione del Parco, in quanto, essendo una riserva naturale a gestione locale, sin dal 2007 la legge regionale sulle aree protette, l’ha assegnata al Comune di Cuneo. Il “Comitato Pro Parco fluviale” spera vivamente "che queste controversie possano essere appianate in tempi brevi per poter accedere ai finanziamenti".
Il territorio del Parco attualmente si estende su quattordici comuni: Rittana, Roccasparvera, Roccavione Borgo San Dalmazzo, Cervasca, Vignolo, Cuneo, Castelletto Stura, Centallo, Montanera, Sant’Albano Stura, Trinità, Fossano e Salmour per circa 70 km di fiume con una larghezza media di un km e 5.500 ettari di territorio. A capo dell’Assemblea dei Sindaci che presiede l’ente attualmente c’è il sindaco di Roccasparvera, Manuel Guerra.
L’enorme numero di adesioni al Comitato è un evidente sintomo del legame che i fossanesi hanno con il fiume che passa a poche centinaia di metri da Fossano, in una valle scavata nel corso di centinaia di migliaia di anni dalla Stura di Demonte.
Ma a che cosa potrebbe servire alla cittadinanza un fiume che corre a poche centinaia di metri dal centro cittadino? "Gli esempi di città europee che hanno saputo valorizzare le sponde non antropizzate del loro corso d’acqua non mancano - spiegano dal neonato comitato -. Il più vicino a noi è Cuneo dove, nel corso degli ultimi venti anni nella zona della piscina sono state realizzate opere quali la bellissima “casa del Fiume”, diventata un centro per l’educazione ambientale e la principale struttura del Parco Naturale Gesso e Stura per la realizzazione di attività didattiche e formative".
"Oltre a questa attività educativa - prosegue la nota -, le sponde di un fiume si prestano ad essere percorse da tracciati di lunghezza e impegno diversi destinati agli escursionisti, agli atleti, ai ciclisti e anche a specifici percorsi per le persone con disabilità. Ma le sponde fossanesi della Stura (tanto studiate da Federico Sacco) possiedono caratteristiche uniche che potrebbero essere sfruttate non solo per fini sportivi, ma anche a fini turistici. Nel 2016, casualmente, è stata scoperta nell’alveo e lungo le sponde del fiume (nei pressi del ponte di San Lazzaro) un deposito di foresta fossile che, uno studio scientifico del Politecnico di Torino, data a circa 4 milioni di anni fa, identificando il sito paleontologico quale la più antica foresta fossile italiana risalente al Pliocene inferiore. In tal senso è allo studio la realizzazione di una nuova Riserva Naturale, coincidente appunto con l’area in cui si estende la foresta fossile di Fossano".
Il Comitato Pro Parco fluviale, sulla base di questi e altri riscontri che renderebbero lunga la trattazione, ritiene quindi più che giustificata la richiesta al Comune di Fossano di risolvere gli ultimi problemi e di formalizzare al più presto la sottoscrizione con il Parco Naturale Gesso e Stura per partecipare a progetti e accedere a fondi che potrebbero essere disponibili nell'immediato futuro e con questi valorizzare le sponde fossanesi della Stura. "È nostra intenzione incontrare l’Amministrazione comunale e collaborare, evitando ogni strumentalizzazione di parte, per ascoltare e proporre idee per l’utilizzo, la salvaguardia e la valorizzazione del Parco" concludono.
Non potendo, a causa delle restrizioni imposte dal vigente DPCM 3.11.2020, riunirsi in presenza per costituire formalmente il Comitato, si è concordato di dare vita ad un “Comitato Provvisorio”.