Salgono i prezzi della frutta, ma solo nel carrello della spesa. La Granda conferma il trend nazionale (+8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) mentre continuano le speculazioni al ribasso nei campi che Coldiretti Cuneo denuncia da mesi. E se i prezzi si gonfiano, in alcuni supermercati fioccano le offerte che promettono convenienza ma, sottolinea l’associazione di categoria, “rischiano di affossare la frutticoltura Made in Cuneo”.
“Il clima ha certamente contribuito al rialzo generalizzato dei prezzi, per via delle grandinate a macchia di leopardo che hanno danneggiato i raccolti, soprattutto a giugno, ma quel che è più grave - dichiara Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo - è il protrarsi delle speculazioni a danno dei frutticoltori. Da anni denunciamo il vergognoso sfruttamento che i produttori agricoli sono costretti a subire, lavorando sotto i costi di produzione con gravi diminuzioni di reddito che rendono insostenibile la situazione e incrinano la resilienza di un intero comparto, quello della frutta, centrale per l’economia agricola provinciale”.
L’altra faccia della medaglia dell’aumento dei prezzi al consumo della frutta è rappresentata dalle offerte sottocosto che piovono su alcuni banchi della grande distribuzione: “Il rincorrersi di sconti e promozioni - spiega Moncalvo - è una trappola per i consumatori perché va a scapito della qualità, con una gara al ribasso che mette in ginocchio le imprese agricole. È proprio in annate particolarmente difficili come questa che occorre puntare tutto sulla qualità, piuttosto che su una convenienza solo apparente”.
La frutticoltura cuneese è alle prese con una crisi strutturale, contro la quale si richiede maggiore trasparenza lungo la filiera. La Commissione di rilevazione dei prezzi della frutta fresca, a meno di un anno dal suo insediamento in Camera di Commercio, “anziché assicurare trasparenza a tutela dei produttori agricoli, ha portato alla luce tutte le criticità e le insidie di una filiera malata” sottolinea ancora Coldiretti Cuneo, invocando un’urgente riorganizzazione a supporto degli operatori del comparto.
Si domanda, inoltre, di recepire quanto prima in Italia la direttiva sulle pratiche commerciali sleali, ottenuta a Bruxelles su pressing di Coldiretti, per dire stop alle vendite sottocosto e vietare l’acquisto di prodotti agricoli a un prezzo inferiore ai costi di produzione. Coldiretti chiede, infine, una decontribuzione per i lavoratori stagionali allo scopo di arginare la concorrenza dei Paesi in cui le imprese agricole si avvantaggiano di costi del lavoro molto più bassi dei nostri.