CUNEO - Furto a villa Invernizzi, il comitato accusa: “Il Comune non ha nemmeno sporto denuncia”

Nella notte di venerdì qualcuno ha forzato il cancello e rubato un prezioso portabandiera del 1915. Si annuncia una protesta per martedì prossimo

in foto: il portabandiera rubato

Redazione 05/06/2022 15:53

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del Comitato per la salvaguardia di villa Invernizzi:
 
Villa Invernizzi ha subito un nuovo atto vandalico: nella notte di venerdì qualcuno si è introdotto nei locali del caseggiato forzando il cancello e ha rubato il prezioso portabandiera in ferro battuto e rame, datato 1915, che campeggiava dal balcone del primo piano.
 
È un fatto gravissimo per almeno due motivi: innanzitutto perché dimostra ancora una volta che la villa è abbandonata a se stessa da un’amministrazione comunale latitante, che nonostante sia proprietaria per oltre il 95 per cento e co-responsabile dell’immobile in virtù di un provvedimento di custodia da parte della Sovrintendenza ai beni artistici, continua a non preoccuparsi dello stato di incuria in cui versa, lasciando che il tempo e l’usura danneggino irrimediabilmente un bene che ha svolto un importante ruolo nella storia dell’ultimo secolo della città.
 
In secondo luogo perché la stessa amministrazione, avvertita del furto la mattina di sabato, non ha nemmeno ritenuto necessario sporgere denuncia per quanto accaduto, segno di quanta considerazione goda Villa Invernizzi tra coloro che dovrebbero essere preposti alla sua tutela.
 
Il Comitato per la salvaguardia e la valorizzazione della Villa, sconcertato e indignato per quanto accaduto, intende portare all’attenzione della cittadinanza la negligenza di una giunta che sta venendo meno a un suo preciso dovere d’Ufficio e che un paio di anni fa ha preferito inserire tra i progetti da finanziare con il Bando Periferie la realizzazione di un parcheggio inutile sotto piazza Europa anziché proporre il recupero e la valorizzazione di questo sito, di notevole importanza storica. Villa Invernizzi, infatti, costruita nei primi anni del ‘900, è stato uno dei luoghi cardinali della Città in uno dei periodi più movimentati della sua storia, la Guerra di Liberazione.
 
Alcuni suoi locali erano adibiti all’attività industriale della famiglia Invernizzi, proprietaria dello stabile, che operava nell’ambito lattiero-caseario. La posizione dichiaratamente antifascista di Amilcare Invernizzi, uomo di affari aderente all’ala politica moderata di Giolitti e Soleri, fece di questo luogo un centro di lotta al regime. Durante la Resistenza, Invernizzi mantenne stretti contatti con il Comitato di Liberazione Nazionale in provincia, che operava nella gestione dei gruppi partigiani attivi sul territorio. Inoltre, alcune organizzazioni partigiane della città e delle valli facevano riferimento alla Ditta Invernizzi per rifornirsi di alimenti, abiti e medicine.
 
Alcuni documenti attestano lo svolgimento nei locali della Villa di riunioni del CLN di Cuneo, mentre altre cronache testimoniano l’ospitalità offerta al sacerdote partigiano don Giuseppe Pollarolo. Alcuni dei protagonisti dell’insurrezione di Cuneo scrivono nei loro diari che alla vigilia della Liberazione, nell’aprile ’45, l’edificio ospitò il Comando militare della quinta zona e per la sua posizione strategica fu scelto come sede del cosiddetto “Comando Piazza”, luogo da cui venivano diramate le direttive per le operazioni di guerriglia nelle vie cittadine.
 
La situazione della Villa, compromessa in alcune sue parti dal lungo stato di abbandono, rischia di peggiorare a causa delle infiltrazioni di acqua e delle intrusioni di vandali, rendendo irreversibile il processo di deterioramento di soffitti, decori e suppellettili già fortemente danneggiate, ma i forti interessi edificatori che si concentrano sull’area rischiano di inficiare la volontà di recupero e di utilizzo della villa, che invece meriterebbe di essere fruita dalla città con un utilizzo che le restituisca dignità e la valorizzi.
 
Per protestare contro lo scandaloso degrado del sito, giunto a un livello inaccettabile, denunciare la mancanza di interesse da parte della giunta comunale per la situazione in cui versa e avanzare le proprie proposte di recupero, il Comitato per la salvaguardia e la valorizzazione di Villa Invernizzi si riunirà davanti all’ingresso di via Ettore Rosa martedì 7 giugno p.v. alle ore 15, e invita i residenti del quartiere e la cittadinanza a partecipare all’iniziativa per unirsi alla protesta.

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