"Nelle case di riposo della provincia di Cuneo mancano duecento infermieri e seicento Oss. È questo il problema fondamentale che in qualche modo bisogna risolvere per garantire un servizio all’altezza; trovando soluzioni attraverso la formazione con una maggiore specializzazione dell’oss, e l’aggiornamento professionale. Bisogna studiare con la Regione uno strumento per rendere questa professione più attraente". Marco Gallo, candidato consigliere regionale alle elezioni dell’8 e 9 giugno ha incontrato Silvio Invernelli, presidente dell’associazione che riunisce le case di riposo del Cuneese per avere un quadro della situazione aggiornato. E mettere a fuoco le priorità: "Invernelli e gli altri componenti del direttivo mi hanno spiegato che le case di riposo continuano a essere considerate strutture di serie B rispetto agli ospedali. Il piano socio sanitario prevede per loro un cambio di pelle nell’ambito di un servizio sempre più integrato ma loro si trovano a fare i conti con sempre meno risorse". In provincia di Cuneo ci sono 152 strutture tra case di riposo e residenze sanitarie assistenziali, un sesto dell’intero Piemonte che in tutto ne conta poco più di novecento (936). I posti letto sono più di settemila (7416) occupati per più dell’80% (quasi 6400 assistiti) anche se i posti convenzionati sono poco più di duemila. I dipendenti sono 4600.
Un altro problema costante e scottante riguarda la liquidità. Il voucher da 600 euro erogato dalla Regione per calmierare i prezzi - lievitati a dismisura soprattutto sotto l’effetto dell’impennata delle bollette di gas e luce - ha rappresentato una boccata d’ossigeno ma non risolutrice perché erogato a singhiozzo. "I pagamenti avvengono a 150 giorni di distanza e questo complica non poco i conti delle case di riposo che devono fronteggiare spese mensili importanti, a cominciare dagli stipendi del personale. Poi c’è un altro budget che fa discutere il mondo delle case di riposo. Sono i 304 milioni che la Regione destina alla gestione degli autosufficienti ma che poi usa anche per altro. Dunque pure questa misura secondo i gestori richiede una miglior messa a fuoco. In altre parole, più che aggiustamenti serve programmazione" e sicuramente andrà rivisto il sistema delle convenzioni.
Riflessioni sulle quali Gallo intende impegnarsi sin da subito se sarà eletto consigliere regionale tra meno di un mese anche per la forza dei numeri di una provincia dove gli anziani fanno massa: sono più di 150 mila gli over 65 nel Cuneese. "La Regione ha fatto con la coperta che ha a disposizione - conclude Gallo -, ma serve un cambio di passo. Il sistema Rsa va cambiato perché nella difficile arte di invecchiare, le nuove, prossime generazioni di anziani non vogliono essere un vuoto a perdere".