Con il costo dei fertilizzanti che è aumentato del 170%, mettendo in ginocchio gli agricoltori italiani e scaricandosi a valanga sulla spesa delle famiglie, arriva lo stop ai dazi UE sulle importazioni dei concimi per abbassare i prezzi legati all’aumento del gas, in attesa di una decisione sul tetto. È quanto afferma Coldiretti Cuneo dopo la proposta presentata dalla Commissione europea al Consiglio di sospendere temporaneamente l’applicazione dei dazi della tariffa doganale comune per alcuni fertilizzanti azotati fino al termine del 2024.
“Una misura positiva – commenta il Presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada – anche se resta auspicabile un intervento più ad ampia portata per contenere i rincari energetici. A livello nazionale non ci possiamo permettere di aspettare i tempi lunghi della politica, tra elezioni e formazione di un nuovo Esecutivo; servono interventi immediati per affrontare l’emergenza”.
Il provvedimento UE, intanto, riguarda l’ammoniaca anidra (il cui dazio convenzionale attuale è fissato al 5,5%), e l’urea (dazio convenzionale attuale: 6,5%) e interessa tutti i Paesi extra UE con l’eccezione di Russia e Bielorussia, per le quali i dazi rimarranno. L’obiettivo di Bruxelles è frenare l’impennata dei prezzi nel mercato dei prodotti di base che colpisce le campagne europee – sottolinea Coldiretti – fortemente dipendenti dalle importazioni di fertilizzanti, indispensabili per garantire la produzione agricola.
A pesare sull’aumento del costo dei fertilizzanti sono peraltro le misure adottate con l’inizio della guerra in Ucraina con sanzioni, accaparramenti e riduzioni degli scambi che hanno favorito le speculazioni. Il risultato è che l’urea è balzata a 1.150 euro a tonnellata contro i 350 euro a tonnellata dello scorso anno, mentre il perfosfato minerale è passato da 170 agli attuali 330 euro/tonnellata e i concimi a contenuto di potassio sono schizzati da 450 a 850 euro/tonnellata.
“Per ridurre la dipendenza dalle importazioni di fertilizzati dall’estero che si scarica su famiglie e imprese è importante – dichiara il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu – promuovere l’utilizzo da parte degli agricoltori di fertilizzanti con nutrienti organici recuperati dal letame, il cosiddetto digestato, prodotto negli allevamenti per far fronte alla carenza di quelli chimici, valorizzando le esperienze di economia circolare”.
Il digestato – spiega Coldiretti – è un sottoprodotto della filiera del biometano alimentato da scarti e rifiuti delle filiere agroalimentari e mette a disposizione un prezioso apporto di azoto, fosforo e potassio ideali per i terreni grazie all’apporto di sostanza organica e di elementi nutritivi.