"Ubi Banca prevede per il 2018 un risultato nettamente migliore di quello del 2017: il buon inizio d'anno ci permette di essere ottimisti". Così l' l'amministratore delegato del gruppo Ubi , Victor Massiah, ha introdotto l'assemblea degli azionisti di Ubi banca, svoltasi oggi, venerdì 6 aprile, a Brescia.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo è tra i primi azionisti dell'istituto con il 5,91% del capitale e tra gli interventi che più hanno colpito l'uditorio c'è stato proprio quello di Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Crc, come riportato dal quotidiano economico 'Il Sole 24 ore': "Le sfide che Ubi Banca, come tutto il sistema bancario, dovra' affrontare richiedono un patto solido e inclusivo che possa avere la maggioranza in assemblea e trasmettere l'idea di una governance condivisa anche all'esterno, agli azionisti, agli analisti e ai regolatori - ha detto Genta - Serve un salto in avanti, un colpo di reni che permetta di guardare avanti oltre ai raggruppamenti storici che hanno governato la banca" ha poi aggiunto il presidente, invitando quindi gli altri soci forti a "sedersi attorno a un tavolo". "La Fondazione di Cuneo sente forte la responsabilita' di questo percorso comune, le cui fondamenta siano appoggiate sul passato e sul presente per tracciare strade che ci conducano al futuro", ha concluso Genta, ricordando che tra le sfide da affrontare ci sara' quella "del consolidamento" e sottolineando l'esigenza di "governare con risolutezza e lungimiranza" la banca "per rispondere ai cambiamenti repentini che questa fase presenta". Genta ha lanciato la palla, ora la Fondazione Crc aspetta una risposta dai soci di Bergamo e Brescia, che si sono resi disponibili ad ascoltare le proposte del banchiere cuneese.