Riceviamo e pubblichiamo.
Egregio Direttore,
neppure la trasmissione Report di Rai3 ha saputo sottrarsi al vecchio dettato ”Non disturbare il manovratore”. La questione sacrosanta dell’inquinamento che investe gli abitanti di Demonte è da anni il problema di fondo per come effettuare l’infernale percorso della valle Stura fra Demonte e Vinadio, che attraversa centri storici fortemente critici, sostiene l’intenso traffico per la Francia che passa dal Colle della Maddalena, il solo valico transalpino delle Alpi Marittime oltre all’interdetto Colle di Tenda, e che infine riceve il traffico pesante dello stabilimento delle Fonti di Vinadio (Acqua S. Anna). Il punto da risolvere per la S.S. 21 della Valle Stura è da sempre principalmente di natura politica, di decisioni soprattutto a livello nazionale. Questi argomenti sono stati affrontati nell’approfondita intervista che Report ha rivolto al dott. Ezio Barp, esperto di sicurezza del lavoro e dell’ambiente, nonché promotore dell’audizione televisiva, e dall’ex consigliere provinciale Paolo Chiarenza, ritenuto “memoria storica” delle grandi infrastrutture cuneesi. Ma purtroppo, le loro considerazioni non sono andate in onda.
Si pensi che già nel lontano 1981 il direttore dell’Anas di Torino in un ampio e qualificato convegno organizzato a Cuneo dichiarava “urgente” la circonvallazione di Demonte e di Aisone per sopportare il traffico transalpino. Tutti d’accordo, politici, amministratori di vario livello, sindaci, imprenditori italiani e francesi, in una visione globale della situazione che non investiva solo il territorio locale, ma un percorso stradale di importanza nazionale. Da allora, una lunga sequela di incontri, riunioni plenarie, discussioni, progetti (ben cinque fra Anas e Sitraci), stanziamenti di bilancio, contestazioni, promesse governative non mantenute. Negli ultimi anni si sono aggiunte nuove prescrizioni europee e oggi nuovi veti da parte del Ministero della Cultura, Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio. Quando insorgono giudizi contrastanti con i ministeri dovrebbe intervenire da arbitro e decidere il Presidente del Consiglio. Per questo è perentorio l’appello che tutta la popolazione della Valle Stura rivolge ai grossi calibri di governo della nostra provincia, ministro Dadone, on. Gribaudo, sen. Bergesio, Governatore della Regione Cirio e anche on. Ciaburro dell’opposizione, affinché il Presidente del Consiglio Draghi si interessi in modo sollecito e risolutore per la
realizzazione della circonvallazione Demonte-Aisone-Vinadio. Infine, non ci dispiacerebbe vedere la Società Fonti di Vinadio, grossa azienda dall’alto fatturato, scendere in campo anch’essa pubblicamente per reclamare l’intervento governativo per una infrastruttura, che considerata globalmente come deve essere, assume rilievo nazionale.
Ringrazio per l’ospitalità.
Paolo Chiarenza - Busca