Riceviamo e pubblichiamo.
Il giudizio del CAL e il caso di Ivrea dimostrano che anche gli amministratori di destra sono contrari alla proposta di legge sul gioco d'azzardo in discussione in Regione. In questi ultimi mesi il Partito Democratico ha speso tempo, parole e azioni contro i decreti proposti dalla destra piemontese in Consiglio Regionale. Dopo aver respinto non uno ma ben due assalti all’attuale legge 9/2016 voluta dalla giunta Chiamparino e al tempo votata all’unanimità da maggioranza e minoranza, il Partito Democratico e i suoi esponenti in Regione sono pronti a dare battaglia per la terza volta, forti del sostegno e del grande lavoro portato avanti insieme alle associazioni del mondo civile.
Quella che si sta per aprire sarà una settimana di fuoco a Palazzo Lascaris dove, ricordiamo, la destra avrebbe dalla sua la forza di una maggioranza numerica contro cui le opposizioni non possono competere. Eppure la stessa destra fino ad oggi non è riuscita a votare compatta sul gioco d’azzardo patologico: tra ripensamenti e assenze non si è mai arrivati alla vera e propria “conta”. Ora parrebbe essere giunto il momento.
Nelle ultime settimane una sponda importante è stata data alle opposizioni proprio dalle azioni di esponenti politici del mondo di destra: tra gli amministratori serpeggia un profondo disagio al pensiero delle difficoltà sociali che inesorabilmlente porterà con sè un ritorno in massa di slot machines nei piccoli e grandi centri. Proprio nella giornata di ieri è rimbalzata sui giornali la mozione del sindaco di centrodestra di Ivrea, Stefano Seroli, votata all’unanimità per esprimere un secco NO all’ennesimo tentativo di far approvare una proposta di legge che guarda al tornaconto di pochi ignorando il malessere di molti.
Il sindaco di Ivrea non è il solo:alcune settimane fa il CAL (Comitato Autonomie Locali), uno degli organi di rappresentanza delle realtà civili, aveva espresso la propria contrarietà alla proposta che stravolgerebbe la legge 9/2016, a suo tempo votata all’unanimità da tutto il Consiglio Regionale. L’ennesima dimostrazione, come ripetiamo da anni, del fatto che chi quotidianamente ha a che fare con il mondo reale (sindaci e assessori) ha ben presente le cosneguenze di una decisione scellerata come quella che ci si appresta a discutere in Regione.
Noi saremo al loro fianco, contro il decreto in favore del gioco d’azzardo patologico.
Segreteria provinciale PD