Biodiversità prima di tutto. In tutto il mondo il 5 giugno si celebra la giornata dedicata all’ambiente e quest’anno è proprio legata alla biodiversità.
L’Italia può festeggiare l’agricoltura più green e biodiversa d’Europa con 299 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con 72mila operatori, la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (Ogm), 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il maggior numero di prodotti agroalimentari in regola per residui chimici irregolari.
Il Piemonte conta conta 14 Dop, 9 Igp, 18 Docg e 42 Doc e oltre 40 prodotti “Sigillo”, ovvero prodotti che rientrano nell’Atlante curato dall’Osservatorio sulla biodiversità, istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica: dall’agnello sambucano all’asparago di Santena, dalla Bella di Borgo d’Ale una varietà di pesca bianca alla capra di Roccaverano, dal cardo gobbo di Nizza Monferrato alla cipolla piatlina bionda di Andezeno, dalla ciliegia di Pecetto alla mela della Valle Bronda, dal Montebore con la caratteristica forma a coni sovrapposti che formano una piccola torre al Nostrale d’Alpe, dal peperone di Carmagnola alla zucca di Castellazzo Bormida.
“Difendere la biodiversità non ha solo un valore naturalistico, ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole del nostro territorio - commentano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Tutelare la biodiversità agricola significa creare filiere ecosostenibili, efficienti e competitive ed investire sulla distintività è una condizione necessaria per distinguersi in termini di qualità delle produzioni ed affrontare così il mercato globalizzato, salvaguardando un settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare soprattutto in un momento in cui, con l’emergenza Covid -19, ha dimostrato tutta la sua strategicità”.
In quest’ottica, Coldiretti definisce fondamentale l’attività svolta dalla Fondazione Campagna Amica “che ha offerto opportunità e nuovi sbocchi economici agli imprenditori agricoli che allevano razze e coltivano varietà a rischio di estinzione che, altrimenti, non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione”. Il Piemonte è la patria della carne, culla, oltretutto, della storica razza Piemontese, che rappresenta una tradizione alimentare unica, oltre ad essere un grande patrimonio dal punto di vista della biodiversità, dell’ambiente e dell’economia: “Certo - concludono Moncalvo e Rivarossa - in questa giornata dedicata all’ambiente non possiamo dimenticare i cambiamenti climatici repentini che stanno sempre più provocando danni alla produzione agricola del nostro territorio, alle strutture ed alle infrastrutture per cui è sicuramente necessario, come abbiamo già più volte ribadito, lavorare affinché vengano predisposte anche delle misure di prevenzione e degli interventi continui per tutelare gli imprenditori agricoli da tali eventi climatici estremi”.