CUNEO - Giorno del Ricordo, FdI contro il Comune di Cuneo: “Morta l’ideologia, rimane la patologia”

Il patrocinio negato all’evento sulle foibe scatena la polemica. Casoni contesta la giunta: “Due anni fa avete invitato un giustificazionista a Scrittorincittà”

Andrea Cascioli 06/02/2024 21:32

È diventato un caso la scelta del Comune di Cuneo di negare il patrocinio al convegno “Foibe ed esodo: è storia d’Italia”, organizzato dal Comitato 10 Febbraio per il 16 febbraio allo Spazio Varco e annunciato da una serie di affissioni in città.
 
La Federazione Provinciale di Fratelli d’Italia aveva già indetto un sit in di protesta sotto il municipio per la mattina di sabato 10, nella ricorrenza del Giorno del Ricordo, dedicato all’esodo istriano-dalmata e alla tragedia delle foibe. Alle critiche del coordinatore provinciale William Casoni ha risposto l’assessore alla Cultura Cristina Clerico, evidenziando il fatto che l’iniziativa “non ha aderito ad alcuni espliciti impegni richiesti: assicurare la dimensione pubblica dell’iniziativa, con accesso libero o prenotazione, la sua accessibilità, e garantire la libera espressione delle opinioni”. Clerico sottolinea comunque come “la celebrazione della Giornata nazionale del Ricordo stia a cuore a questa amministrazione affinché venga celebrata e soprattutto venga fatta conoscere in un rigoroso contesto storico”, motivo per cui “sia la rassegna Scrittorincittà sia la collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Provincia di Cuneo comprendono ogni anno momenti dedicati al tema delle foibe”.
 
Fratelli d’Italia e il comitato organizzatore però non ci stanno: “Dalle notizie in nostro possesso la conferenza è libera, aperta a tutti e gratuita” assicura Casoni nella sua controreplica. “La dimensione pubblica dell’evento - precisa - è garantita dal livello dell’ospite, il senatore Roberto Menia è infatti il primo firmatario della legge che oggi impone, o almeno così dovrebbe essere, a tutte le istituzioni del territorio italiano di commemorare i Martiri delle foibe”.
 
I promotori dell’iniziativa si dicono “basiti dalla richiesta di ‘libertà di espressione e di opinioni’. Potrebbe sembrare che l’assessore voglia un contraddittorio, se così fosse la invitiamo a contattare il noto scrittore giustificazionista che due anni or sono fece capolino in Scrittorincittà proprio il 10 di febbraio, in barba a tutti i nostri connazionali gettati nelle foibe e ai 350.000 esuli costretti a scappare dalle loro terre per paura di fare la stessa fine”. Il riferimento è all’evento online promosso nel 2022 con lo storico Eric Gobetti, noto per la sua militanza nella sinistra radicale e per alcune controverse prese di posizione sul tema.
 
“A nulla sono servite negli anni le richieste di collaborazione tentate dal Comitato 10 Febbraio come incontri con l’assessore ed il sindaco Manassero” lamentano gli esponenti di FdI e Comitato 10 Febbraio: “Tanto meno gli ordini del giorno che i due consiglieri di Fratelli d’Italia Massimo Garnero e Noemi Mallone a suo tempo fecero approvare a larghissima maggioranza in consiglio comunale. Forse è veritiero il proverbio che dice ‘morta l’ideologia, rimane la patologia’”.
 
“Una cosa è certa, - conclude Casoni - il tema del confine orientale italiano è attualissimo e rispolvera antichi luoghi comuni duri a morire. Comprendere la vicenda dovrebbe essere un valore aggiunto per un'amministrazione comunale che, in questi anni, non ha brillato per la volontà di comprendere le richieste che arrivano da associazioni e partiti. Se l’amministrazione comunale volesse risolvere il problema allora che si adoperi per intitolare un luogo ai Martiri delle foibe, in modo da colmare il ritardo enorme con le decine di città in provincia di Cuneo che già hanno deciso di ricordare questi avvenimenti in un luogo specifico. Altrimenti vi lasciamo alla vostra riunione online”.

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