Riceviamo e pubblichiamo dal Movimento Cinque Stelle di Cuneo.
Manuele Isoardi e Silvia Cina, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Comune di Cuneo hanno portato all’attenzione dell’eurodeputata Tiziana Beghin due temi sentiti sul territorio: rilancio della ferrovia Cuneo – Nizza e sostegno ad un progetto innovativo per estrarre la pietra di Luserna.
La deputata al parlamento europeo ha organizzato la scorsa settimana un soggiorno di lavoro di due giorni a Bruxelles rivolto a consiglieri comunali e regionali piemontesi e liguri che avessero da portare idee finanziabili dall'Europa tramite fondi diretti o indiretti. La prima tematica esposta dai portavoce cuneesi Cina e Isoardi riguarda la linea ferroviaria Cuneo Nizza, con le proposte emerse nel corso degli anni dagli incontri tra portavoce e Comitati e Associazioni, tra cui, solo per citarne alcune, l’aumento del numero di corse e della velocità dei convogli, la promozione e valorizzazione del turismo, la realizzazione terminali di scarico e carico per merci ed autovetture, l’adattamento al trasporto merci, il miglioramento della sicurezza e l’eliminazione delle barriere architettoniche nelle stazioni ferroviarie.
Occorre che la linea, che collega idealmente la svizzera al mare mediterraneo, passando per Torino, Cuneo e Ventimiglia/Nizza sia inserita tra le linee transfrontaliere per poter accedere ai finanziamenti europei e che sia rivista la convenzione italo francese ormai datata. La seconda tematica del territorio riguarda la richiesta di finanziare un progetto pilota in uno dei due grandi bacini estrattivi piemontesi, quello della pietra di Luserna, compreso nei Comuni di Bagnolo, Luserna e Rorà, attività che vede sul territorio centinaia di cave di pietra ornamentale e che da lavoro, si valuta, a migliaia di addetti. Il progetto dovrebbe servire a lavorare le cave in sotterraneo, sostituendo gradualmente l’attuale metodologia a cielo aperto. Con il nuovo sistema, unito alla sperimentazione di applicazione di tecnologie ITC per la trasmissione di informazioni dal sotterraneo all’esterno e impiego di macchine di componentistica elettronica e di controllo automatico delle diverse operazioni, si andrebbe a rendere più economica l’attività di estrazione, oggi penalizzata dalle grandi scoperture necessarie per arrivare a prendere la roccia utile e, nel contempo si limiterebbero gli impatti sulla sicurezza e salute di lavoratori e popolazione, gli impatti ambientali e si ridurrebbe il consumo del suolo. Grande attenzione poi, andrebbe posta a valorizzare le estese discariche di sfridi di lavorazione, trasformandole in una utile risorsa. Sono state proposte anche semplificazioni burocratiche e possibilità di accesso a fondi ad hoc per che passa a lavorare le cave in sotterraneo.
Il lavoro iniziato a Bruxelles continuerà con studi ed approfondimenti che saranno inviati alla eurodeputata Tiziana Beghin, alla quale va tutto il ringraziamento la straordinaria opportunità offerta ai portavoce di portare all’attenzione dell’Europa la visione e le speranze di un territorio.