CUNEO - Gli Indipendenti fanno le pulci al bilancio: “Altro che spending review: Cuneo spreca troppo”

Il gruppo di opposizione accusa di malgoverno la maggioranza. Nel mirino anche il rincaro dei parcheggi: “Tariffa raddoppiata attorno a piazza ex Foro Boario”

Andrea Cascioli 06/12/2024 17:20

Sprechi, mancati incassi e spese inutili. Un generale malgoverno della “cassaforte” del municipio, quello che il gruppo degli Indipendenti ha denunciato in un incontro pubblico a inizio settimana. Siamo al giro di boa per quanto riguarda la gestione finanziaria: dopo la commissione sul Dup e il bilancio di previsione 2025-27, in Consiglio comunale si attende l’approvazione definitiva il 16 e 17 dicembre.
 
Ma è poi vero che sui conti della città pesa come un macigno la spending review del governo, come denunciato in un ordine del giorno a luglio dall’ala sinistra della maggioranza (Pd e Cuneo Solidale Democratica) e ribadito dalla sindaca? Risponde Giancarlo Boselli: “Dall’analisi che noi facciamo, la risposta è no: Cuneo subirà un taglio di 308.176 euro nel 2025, 189.298 nel 2026 e 181.480 nel 2027, per un totale di circa 680mila euro sull’arco dei tre anni. Per avere un metro di paragone dobbiamo avere ben presente che il bilancio di Cuneo ammonta a circa 126 milioni”.
 
“Ci si lamenta per un taglio che certo sarebbe meglio non ci fosse, - continua il capogruppo - a fronte di sprechi, mancati incassi e spese inutili: in piazza Europa, per un’opera poi respinta in modo netto e cioè il parcheggio, abbiamo avuto costi superiori a 450mila euro”. Tra gli sprechi gli Indipendenti collocano anche i 264mila euro “per un angolino di piazza Europa, realizzato mentre si dice di volerla rifare tutta”: si allude al finanziamento Pinqua per la creazione di una “piazza di socialità” all’angolo con corso Brunet, di fronte a quella che doveva essere la “silver house” di Fondazione CRC - l’ex sede della Cassa di Risparmio - e che invece è stata poi ceduta al costruttore Barra. Si tratta, per inciso, di finanziamenti recuperati tramite il Pnrr (240mila euro) e il fondo opere indifferibili (24mila).
 
Poi c’è la “perdita secca” dell’affare Tettoia Vinaj, con oltre un milione di euro di canoni e oneri mai pagati dall’ex gestore Dario Dalmasso, cui si associa la vicenda collegata della ex caserma Cantore: “Il Comune ha affittato duemila metri quadrati di uffici a mille euro al mese, per trent’anni. Chi prende questi locali li subaffitta a 150mila euro all’anno: uno degli affittuari è un ente pubblico di cui siamo soci, l’Atl”. Ad affittare, per la cronaca, è sempre Dalmasso, tramite la società Exin Cantore. Qui al danno si somma la beffa, aggiunge Boselli, perché alcuni dei rincari dei parcheggi a zona blu previsti riguardano proprio l’area dell’ex Foro Boario: “La tariffa da 50 centesimi passerà a 1,20 euro all’ora, l’abbonamento da 20 a 24 euro”.
 
E ancora: i fondi per finanziare il Miac (“ha ancora una perdita da coprire di quasi un milione, a noi costa circa 400mila euro”, in termini di accantonamenti), quelli destinati al progetto di sviluppo sociale La Boa nel “quadrilatero” di corso Giolitti e dintorni (“non ha portato a nulla, ma è costato 450mila euro”) e il nuovo appalto per lo sgombero neve di cui, per adesso, si devono ancora scoprire i dettagli. Si sa che costerà circa otto milioni di euro, ma a preoccupare gli Indipendenti è un altro dettaglio: “Il titolare dell’appalto riceverà 300mila euro ogni anno, che nevichi o non nevichi”. Un capitolo a parte è quello relativo ai fondi giacenti: “Tre milioni e mezzo su piazza Europa bloccati da anni, ai quali è stato aggiunto un milione e 900mila euro per il parcheggio di testata al Campidoglio”.
 
Paolo Armellini, l’altro consigliere del gruppo, si concentra sugli aspetti patrimoniali: Cuneo, ricorda, ha avuto due grandi lasciti testamentari in amministrazione, l’eredità Galimberti e l’eredità Ferrero. “Sono state gestite tutte e due in modo pessimo” denuncia, stigmatizzando la decisione di vendere il palazzo del dottor Ferrero in corso Dante per 2,5 milioni: “C’è un mancato introito di circa un milione di euro sugli affitti degli otto alloggi attualmente affittati: la cosa più grave è che cinque alloggi sono rimasti sfitti per anni”.
 
Boselli punta il dito soprattutto contro l’amministrazione passata: “Molti nomi di responsabili dello ‘sbilancio’ sarebbero collocabili in un solo gruppo e molte di queste vicende hanno una paternità, quella dell’ex sindaco Federico Borgna”. Ma l’attuale giunta, sostiene, sta ponendo serie ipoteche sui successori: “La scelta di ‘sparare’ 8 milioni di mutui sul pluriennale significa aumentare molto l’indebitamento e la spesa corrente. Alla fine del 2027 il nuovo sindaco o la nuova sindaca si troverà in una situazione di tensione finanziaria, che significherà la necessità di prendere provvedimenti per salvaguardare gli equilibri di bilancio”.
 
A margine resta la questione, più ampia, delle esternalizzazioni: “È tutto gestito da ditte esterne, dagli aspetti più piccoli ai più grandi: non abbiamo nessuna impostazione ideologica contro la collaborazione tra pubblico e privato e sappiamo che determinati servizi sono difficili da gestire in house, ma c’è una conditio sine qua non per la gestione esterna ed è il controllo stringente sugli appalti”. Un esempio per tutti? Il verde pubblico: “Hanno portato i giardinieri a due unità, di cui un invalido: dietro c’è una scelta evidente”.

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