Chiara Gribaudo a Parigi per l’incontro dell’Unione interparlamentare di amicizia tra Italia e Francia. Sul tavolo tante questioni internazionali: la guerra in Ucraina, i fenomeni migratori e la necessità di una maggior coesione europea. “Sono intervenuta per ribadire la necessità di una forte e piena attuazione del trattato del Quirinale, in particolar modo per quel che riguarda le infrastrutture comuni tra il Piemonte e il territorio d’oltralpe” spiega la deputata borgarina del Partito Democratico.
Serve mettere nero su bianco la convenzione per i treni e la mobilità sostenibile, continua Gribaudo, cosa che va fatta “mettendo in campo strategie e investimenti comuni”: “Un passaggio necessario in vista della prossima conferenza intergovernativa, che non potrà prescindere da queste tematiche, anche considerata la difficoltà che sta subendo la mia regione con le recenti problematiche della tratta ferroviaria Cuneo-Ventimiglia”.
Il riferimento è ai disagi degli ultimi giorni, causati dalla sospensione della linea ferroviaria dopo la frana del 1 aprile: “Per sbloccare le infrastrutture servono la politica e il confronto, non bastano i comunicati di Cirio. Gli incontri tra delegazioni e le CIG vanno preparati con percorsi politici di cooperazione e dialogo, altrimenti queste importanti questioni vengono lasciate nelle mani dei funzionari, escludendo le istituzioni che dovrebbero invece essere quelle deputate a risolvere i problemi e che in cinque anni, come la Regione Piemonte, non sono state in grado di fare. Serve uno sforzo politico più forte, da parte del governo francese e italiano ma anche dalle regioni”.
“Oggi - aggiunge riferendosi all’incontro tra i parlamentari - era importante per me essere qui per fare quello che la Regione non sta facendo: difendere il nostro territorio, non alle sagre ma nei contesti istituzionali corretti. Non si può solo e sempre fare campagna elettorale come fa la destra senza risolvere nessun problema. Anche per questo torno a richiedere dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni e dopo settimane di silenzio che venga il ministro Salvini a spiegare le problematiche e a dare un cronoprogramma sul lavoro del tunnel di Tenda. Siamo stufi delle passerelle, Cirio ricerchi il confronto nelle sedi istituzionali corrette, come il comitato di monitoraggio o in prefettura. Non possiamo permetterci di arrivare all’estate senza nessun passo avanti”.
Il tema più rilevante resta l’approvazione della nuova convenzione nella prossima CIG, per garantire il pieno funzionamento della linea ferroviaria Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza, anche in considerazione del ritardo che si avrà sul tunnel di Tenda: “Con questo spirito ho chiesto una mano ai colleghi francesi: ognuno faccia la sua parte così da onorare realmente il trattato del Quirinale. La ragione per la quale siamo qui e dobbiamo provare ad unire più e meglio i nostri Paesi, non solo nelle relazioni commerciali ed economiche ma rafforzando il legame storico ed infrastrutturale oggi messo fortemente a rischio”.