Ci sono concrete prospettive di crescita per le mele cuneesi, legate alla guerra dei dazi in atto tra Stati Uniti e India. Alla decisione del Presidente americano Trump di ritirarsi dal trattato commerciale preferenziale con l’India, il Paese asiatico ha risposto imponendo dazi su 28 prodotti statunitensi, tra cui le mele.
Con queste misure, che danneggiano gli Stati Uniti, il principale esportatore di mele al mondo - in una classifica che vede il nostro Paese piazzarsi al terzo posto - la domanda di mele italiane è destinata a crescere. Già nel primo trimestre 2019, le esportazioni di mele Made in Italy in India hanno superato per la prima volta i 30 milioni di chili con un aumento record di quindici volte rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le mele sono il prodotto d’importazione più consumato in India, il cui mercato è in costante crescita. Tra le varietà più in linea con le richieste del Paese asiatico figurano le Gala, le Red Delicious e le Granny, che presentano le caratteristiche più adatte a sostenere un viaggio di quattro settimane mantenendo inalterati la croccantezza e il gusto che le caratterizzano.
Proprio le Gala e le Red Delicious sono i gruppi varietali più importanti per gli impianti di meli delle aziende agricole cuneesi, che producono l’80% delle mele in Piemonte, tra le regioni produttrici più importanti d’Italia e d’Europa. Sono poco più di 2.000 i produttori cuneesi che coltivano mele su quasi 5.300 ettari di superficie dedicata.
“La guerra dei dazi - dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo - è un elemento distorsivo e pericoloso per il commercio mondiale, ma nel nuovo scenario venutosi a creare si aprono anche opportunità per le eccellenze cuneesi, che dobbiamo saper cogliere. Aprirsi a nuovi mercati è essenziale per la crescita delle nostre imprese, già alle prese con ostacoli che frenano il nostro export, dall’embargo russo alle barriere commerciali in Cina”.
“L’India - aggiunge Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Cuneo - rappresenta uno sbocco commerciale dalle grandi potenzialità in particolare per le Red Delicious cuneesi, considerando che l’export di questa varietà di mele si è ridotto molto negli ultimi tempi in Medio Oriente, per mutate esigenze di mercato, e nel Nord Africa, per ragioni di instabilità politica”.