È stata presentata oggi, mercoledì 6 novembre, la 65esima edizione della Guida Michelin Italia, che sarà disponibile nelle librerie a partire da domani. Se nel resto d’Italia l’anteprima dell’assegnazione dei punteggi ha fatto discutere, con lo chef dei vip Gianfranco Vissani che ha polemizzato aspramente per il ‘declassamento', in provincia di Cuneo tutto è filato liscio come l'olio. Rigorosamente extravergine. Dei 374 ristoranti italiani che si possono vantare di avere un posto nella guida, ben 16 sono entro i confini della Granda.
Mentre il ristorante albese ‘Piazza Duomo’ di Enrico Crippa ha confermato le tre stelle, c’è un locale che d’ora in poi potrà fregiarsi di due ‘macaron’: si tratta de ‘La Madernassa’ di Guarene, dove, scrivono dalla Michelin: “Lo chef Michelangelo Mammoliti classe 1985, propone una cucina che è diventata una tappa irrinunciabile nel circuito dei grandi ristoranti della regione”. Il locale del Roero entra tra i 35 ristoranti italiani che ‘meritano una deviazione’, affiancandosi, tra i cuneesi, all’Antica Corona Reale di Cervere. Altra ‘new entry’ targata Cuneo il ristorante ‘Fre’ del relais Reva di Monforte d’Alba dello chef Bruno Melatti, che ha ottenuto un ‘macaron’.
Gli altri 13 ‘stellati’ cuneesi che possono annoverare la stella sono: 'Damiano Nigro' a Benevello, 'Marc Lanteri' al Castello di Grinzane Cavour, 'Il Centro' a Priocca, 'L’Osteria dell’Arborina' a La Morra, 'Massimo Camia' a La Morra, 'La Rei' a Serralunga d’Alba, 'Guido' a Serralunga d’Alba, 'Da Francesco' a Cherasco, 'Il ristorante da Guido di Costigliole' a Santo Stefano Belbo, 'La Ciau del Tornavento' di Treiso, 'All’Enoteca' a Canale e '21.9' a Piobesi d’Alba.