Stamattina i commercianti della provincia di Cuneo sono tornati in piazza per protestare contro le rigide misure anticovid. Oltre duecento persone hanno manifestato in via Roma, nei pressi della Prefettura, per dare voce alle Imprese che “meritano di sapere come e quando ripartire”, assumendosi l'impegno di farlo in sicurezza, tra distanziamenti e rafforzamento dei protocolli.
Davanti alla chiesa di Sant’Ambrogio, a fianco del vescovado è stato allestito un palco con tanto di maxischermo per il collegamento con Roma. Dopo gli interventi del direttore di Confcommercio Marco Manfrinato, del presidente Luca Chiapella, e del numero uno di Federalberghi Giorgio Chiesa hanno parlato i rappresentanti delle Ascom di zona. La manifestazione è tenuta contemporaneamente con numerose altre piazze d’Italia.
“Non siamo abituati a scendere in piazza, ma siamo abituati a lavorare - ha detto Chiapella - Fa male vedere come siamo trattati da questo governo: gli indennizzi continuano ad essere inadeguati, con tempistiche che non considerano lo stato di profonda prostrazione nella quale versano i settori del terziario”.
A fargli eco Giorgio Chiesa: “Il futuro non può attendere. Sono 14 mesi che il comparto ricettivo, ristorativo e di intrattenimento soffrono, in questi mesi è successo di tutto aperture promesse e rimandate. Gli esercenti hanno investito, ma non è servito a niente: asporto e consegna a domicilio non bastano”. Amara la conclusione: “C’è il rischio che uno su quattro di coloro che sono in questa piazza non riapra”.
A conclusione della manifestazione una delegazione di commercianti si è recata dal Prefetto Fabrizia Triolo consegnando un documento che il funzionario invierà il documento all’attenzione del presidente del Consiglio Mario Draghi.