Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di un lettore:
Egr. Direttore
siamo giunti precocemente alla campagna elettorale finalizzata ad eleggere i nuovi rappresentati del Parlamento italiano e quindi sono a rivolgermi ai futuribili candidati del nostro territorio, di qualunque schieramento: quali saranno le vostre promesse elettorali che puntualmente disattenderete una volta giunti alla scranna? Quali sono le vostre proposte concrete e non solo di facciata per migliorare il territorio della Provincia di Cuneo ad esempio sulla angosciosa situazione delle infrastrutture (strade, ferrovie ecc.) mai realizzate come la circonvallazione di Demonte (e poi di Aisone), il traforo del Tenda, il completamento della AT-CN e il ripristino della tangenziale di Fossano, il raddoppio dei binari Cuneo-Fossano?
Tre anni fa avevo sentito un’attuale deputata alla camera dichiararsi “pronta a incatenarsi sotto Montecitorio per protesta se la variante di Demonte non fosse stata realizzata”, ma credo abbia poi cambiato idea oppure che abbia avuto un “vuoto” di memoria. La realtà è che i politici attuali cuneesi hanno completamente fallito nella loro missione e quel che succede in valle Stura ogni giorno ne è la testimonianza più evidente: nonostante avessimo avuto (e abbiamo ancora!) esponenti di vari partiti, di governo e di opposizione nonché un ministro dell’esecutivo della Provincia, non si è nemmeno riusciti a sbloccare un “impasse” autorizzativo che desse il via libera alla realizzazione di una strada di nemmeno 3 km per decongestionare il centro storico di Demonte, non un autoporto. Il danno e i rischi per la salute e sicurezza della gente causati da questi “ghost” della politica inefficace nonché dalle amministrazioni locali, ignave e supine, è sotto gli occhi di tutti.
Mi auguro che alle prossime elezioni autunnali i cittadini della “Granda” si rendano conto di tutto ciò “che era da fare, ma non è stato fatto” e mettendo da parte le proprie convinzioni ideologiche rivolgano altrove le loro preferenze elettorali, a maggior ragione nella consapevolezza che la riduzione del numero di parlamentari (così come è stata pensata e strutturata) non potrà che penalizzare ulteriormente un territorio molto ampio (ma non densamente popolato e ai “margini dell’impero”) come quello della Provincia di Cuneo.
Cordiali saluti
Dott.Ezio Barp