“I Sisp si stanno preparando ad affrontare la terza ondata, in alcune province i contagi sono triplicati negli ultimi quindici giorni e la principale criticità da affrontare è quella della carenza di personale, in particolare di medici che svolgano le attività di contact tracing e le vaccinazioni”. Lo hanno riferito ieri mattina ai commissari del gruppo di lavoro sulla gestione dell’emergenza Covid i responsabili dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle ASL del Piemonte 2 che in audizione hanno ricostruito l’attività svolta da marzo 2020, le problematiche rilevate e le successive implementazioni messe in campo.
“La prima ondata è stata gestita con grandi difficoltà arruolando risorse interne dei Dipartimenti di prevenzione e con il supporto di colleghi provenienti da altri servizi - hanno riferito -. Nella seconda, che in un periodo brevissimo ha visto i casi passare da 15 a 100-200 al giorno, il personale è stato assunto dai bandi regionali e da quelli a livello locale e sono stati costituiti nuclei di operatori infermieristici e medici per il contact tracing, i tamponi e lo screening nell’ambito progetto “Scuola sicura”. Da gennaio però oltre la metà dei medici contrattualizzati sono entrati in specialità e servono nuove forze”.
In generale - è stato riferito durante l’audizione - è stato riscontrata una buona collaborazione da parte di Province e Comuni, che hanno messo a disposizione personale della Protezione civile per regolare gli accessi agli hotspot per i tamponi e nei centri vaccinali.
Il presidente del gruppo di lavoro, Daniele Valle, e i consiglieri Domenico Rossi (Pd) e Sarah Disabato (M5s) hanno chiesto una serie di chiarimenti rispetto alla campagna di reclutamento del personale da impiegare nei Sisp, con riferimento anche al ricorso ai medici specializzandi.