CUNEO - I taxisti chiedono voucher e incentivi per far fronte alla crisi causata dalla pandemia

Le organizzazioni sindacali della categoria sono state ascoltate dalla seconda commissione consiliare della Regione Piemonte

Redazione 10/02/2021 15:13

Un aiuto in forma di riduzione della fiscalità, oppure di incentivo all’utilizzo del taxi per compensare almeno in parte la forte riduzione del reddito causata dalla pandemia. È la richiesta espressa dalle organizzazioni sindacali del comparto taxi che oggi sono state audite dalla seconda Commissione consiliare della Regione Piemonte, presieduta da Mauro Fava e alla presenza dell’assessore Fabrizio Ricca.
 
I rappresentanti sindacali dei taxisti hanno suggerito l’esenzione del pagamento del bollo auto 2021 per la categoria, così come ha previsto la Regione Lombardia, di valutare uno storno dell’aliquota regionale sui carburanti e hanno anche proposto un accordo, in virtù di una legge nazionale già esistente, per sostituirsi al trasporto pubblico locale laddove ci sia il rischio di sovraffollamento e sia necessario potenziare il servizio. Tutti strumenti per compensare il calo della domanda nel perdurare dell’emergenza sanitaria.
 
Gli auditi hanno espresso inoltre vivo interesse per l’eventuale possibilità di replicare per particolari categorie di utenti quanto fatto dalla Regione Lazio, come ha ricordato Alberto Avetta (Pd), che ha stanziato 4 milioni di euro per finanziare voucher taxi destinati a docenti e personale Ata. Il presidente Luv, Marco Grimaldi, ha suggerito l’ipotesi di inserire una misura ad hoc per incentivare i taxisti al rinnovo dei propri automezzi all’interno del Piano della qualità dell’aria e così Valter Marin (Lega) ha proposto la valutazione di risorse regionali per favorire la sostituzione dei mezzi attuali con i taxi elettrici, nell’ottica di riduzione del tasso di inquinamento.
 
Su questo ultimo punto però le sigle sindacali hanno espresso qualche perplessità: “Un incentivo per rinnovare l’auto con una a basso impatto ambientale in prospettiva sarebbe gradito, ma oggi l’urgenza immediata è quella di far ripartire la nostra attività, molti di noi faticano ad arrivare a fine mese e non sono disposti ad affrontare nuove spese”, affermano gli esponenti di Federtaxi e Ugl. 
 

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