CUNEO - Icardi e il futuro della Sanità piemontese: "Pronto a mettere a disposizione la mia esperienza"

L'ormai ex assessore fa il punto sul lavoro svolto nell'ultimo quinquennio: "Assessorato che richiede un impegno immane"

Luigi Icardi

Monica Fissore 25/06/2024 14:04

Alberto Cirio è stato ufficialmente proclamato presidente della Regione Piemonte e nei prossimi giorni nominerà la nuova Giunta Regionale piemontese. Tra le deleghe più discusse c’è come di consueto quella alla Sanità. Fratelli d’Italia non poteva certo rinunciare ad un assessorato che rappresenta oltre l’80 per cento del bilancio regionale, così, dopo i dinieghi di Maurizio Marrone ed Elena Chiorino, è spuntato il nome di Federico Riboldi, sindaco uscente di Casale Monferrato.  Per comprendere le difficoltà e le sfide legate a questa delega abbiamo intervistato Luigi Icardi, che ha ricoperto il ruolo nell’ultimo quinquennio.
 
La Sanità è un assessorato che richiede un impegno immane, specie in Piemonte dove è depotenziato e restituisce ben poco, anzi, toglie voti e consensi”, afferma l’ex sindaco di Santo Stefano Belbo. Citando una frase che attribuisce a Giulio Andreotti, Icardi evidenzia la complessità del ruolo: “Se vuoi distruggere un politico, affidagli il Ministero della Salute o il risanamento delle Ferrovie (ride, ndr)”. A differenza di altri settori come il Turismo, lo Sport o la Cultura, dove i risultati sono tangibili e immediati, i benefici delle politiche sanitarie spesso non sono percepiti dal pubblico. Ad esempio, gli screening di prevenzione, pur salvando vite e riducendo le liste d’attesa, non sono visti come risultati concreti. 
 
Sfide nazionali e regionali 
Icardi sottolinea che molte delle sfide sanitarie del Piemonte, ad esempio le liste d’attesa, rappresentano problematiche comuni a tutte le altre regioni d’Italia e possono essere risolte solo se affrontate a livello nazionale con riforme strutturali, che prevedano i temi della de-responsabilizzazione medica, la regolamentazione della libera professione, il ruolo dei medici di medicina generale nelle strutture di comunità, l’appropriatezza delle prescrizioni. Per l’ex assessore, con una popolazione sempre più anziana e una crescente domanda di prestazioni, sono necessari dei provvedimenti nazionali. L’Istituto Superiore di Sanità ha già stanziato fondi per una riforma e Icardi, in qualità di membro del CdA dell'Istituto stesso, si impegna a lavorare in tal senso. 
 
Icardi spiega quindi come il bilancio della Sanità regionale si divida ordinariamente tra spesa corrente e spesa per investimenti. La spesa corrente copre i costi quotidiani delle strutture, del personale e dei farmaci, dei materiali, dei servizi. Secondo l’ex assessore, per far fronte all’incremento di queste spese, la Sanità necessiterebbe di circa 12-13 miliardi di euro a livello nazionale. Il Piemonte, che rappresenta circa il 8 per cento del nazionale con un miliardo, potrebbe risolvere molte problematiche e migliorare significativamente i servizi. Gli investimenti, invece, non presentano problemi, in quanto ricevono finanziamenti specifici. 
 
Senza sottovalutare le criticità, Icardi sottolinea l’alta qualità della Sanità piemontese. Secondo uno studio recente di “Crea Sanità”, in Italia il Piemonte è secondo solo al Veneto ed eccelle in termini di qualità delle cure, appropriatezza dei ricoveri e prevenzione. “Questi risultati riconoscono il valore e l’impegno del nostro personale e premiano il duro lavoro e gli investimenti di questi anni”, commenta Icardi. 
 
Il futuro della Sanità piemontese 
Guardando al futuro, Icardi intende collaborare con il nuovo assessore per continuare i progetti avviati, tra cui l’ospedale di Cuneo, quello di Saluzzo-Savigliano-Fossano, le riqualificazioni di Alba, Bra, Saluzzo, Ceva ed altri, come anche i vari presidi di Case e Ospedali di Comunità, a tutela degli investimenti disposti nel suo mandato (oltre un miliardo di euro per la sola provincia di Cuneo). Inoltre, la Telemedicina rappresenta una grande opportunità. Ad esempio, grazie ad un uso sapiente della tecnologia con il telemonitoraggio, la televisita e la teleassistenza, si possono effettuare molte più prestazioni domiciliari, con incrementi importanti, migliorando l’efficienza dell’intero sistema di assistenza domiciliare. 
 
La Sanità piemontese si trova ad affrontare sfide complesse, ma anche a cogliere opportunità significative. Con un impegno continuo e una collaborazione efficace è possibile migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Luigi Icardi si dice “pronto a mettere a disposizione la sua esperienza per supportare il nuovo assessore e garantire un futuro migliore per la Sanità in Piemonte".

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