Il Consiglio provinciale che si è riunito per l’ultima volta lunedì 15 ottobre, prima del voto del 31 ottobre, ha approvato all’unanimità il Piano di revisione e dimensionamento della rete scolastica provinciale e quello per la programmazione dell’offerta formativa per il prossimo anno scolastico 2019-2020. Nessuna soppressione o fusione di istituti, ma nel Piano di dimensionamento scolastico c’è la proposta di una nuova sede staccata dell’Istituto enologico “Umberto I” di Alba a Santo Stefano Belbo per un corso professionale su valorizzazione e commercio dei prodotti vitivinicoli. La proposta, già avanzata l’anno scorso, punta sulla necessità di rispondere alle esigenze lavorative del territorio fortemente connotata dalla coltivazione e trasformazione dell’uva. Il Comune metterà a disposizione i locali nell’attuale sede della scuola media.
Il Piano della rete scolastica – illustrato dalla consigliera provinciale delegata Milva Rinaudo – ha anche confermato il mantenimento in deroga dei 67 plessi di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado presenti in 52 Comuni della Granda che risultano sottodimensionati rispetto ai parametri di legge. I Comuni hanno espresso la necessità di garantire la continuità della presenza di sedi scolastiche come presidio sul territorio. In particolare si tratta di 21 plessi di scuola dell’infanzia con meno di 20 alunni per i quali si richiede il mantenimento in deroga perché si trovano in comuni montani (16) come Benevello, Vinadio, Nucetto, Niella Tanaro ed altri oppure marginali (2) come Montaldo Roero o distanti dalle sedi (2) come Rodello o ancora ridimensionati a seguito della riorganizzazione di altri come Montanera per Morozzo. Il Piano comprende poi 35 plessi di scuola primaria sottodimensionati (35 allievi) di cui anche in questo caso la maggior parte perché situati in comuni montani (24) oppure marginali, lontani o riorganizzati. Tra questi le scuole primarie di Borgomale, Castino, Viola, Prazzo, Pamparato, Castiglione Tinella e molti altri. Infine, nel Piano rientrano anche 11 sezioni di scuola media secondaria di primo grado sottodimensionate rispetto ai parametri (40 allievi, 20 allievi in comuni montani e marginali) quasi tutti in comuni montani come Sampeyre, Bossolasco, Cravanzana, Monesiglio Ormea, Stroppo e altri ancora. Il documento di programmazione scolastica ha anche previsto l’istituzione di tavoli di lavoro per esaminare le autonomie scolastiche degli Istituti Superiori di Cuneo, Fossano e Verzuolo. I corsi attivati nelle carceri fanno riferimento all’autonomia scolastica dei Centri provinciali istruzione adulti (Cpia) per i detenuti di Cuneo, Saluzzo e Fossano. Sarà loro attribuito il corretto codice meccanografico per il primo ciclo di istruzione.
Per quanto riguarda il Piano dell’offerta formativa la Provincia ha approvato alcune delle proposte pervenute dalle scuole per l’attivazioni di alcuni indirizzi di corsi diurni e serali. In particolare, per i corsi diurni sono stati segnalati come accoglibili, per motivi diversi, i seguenti indirizzi: “logistica” (Itis “Delpozzo” di Cuneo); “costruzione del mezzo” (Iis “Cravetta-Marconi” di Savigliano); “turistico” (Istituto Tecnico “Bonelli” di Cuneo); “servizi per l’agricoltura” nuova sede a Santo Stefano Belbo (Iis “Umberto I” di Alba). In merito ai corsi serali le richieste di attivazione accoglibili riguardano soltanto un corso di “enogastronomia” al “Mucci” di Bra. Il Piano di revisione e dimensionamento della rete scolastica e quello per l’offerta formativa per l’anno 2019-2020 è proposto dalla Provincia e va approvato dalla Regione entro fine anno.
I lavori del Consiglio sono poi proseguiti con gli interventi di alcuni consiglieri provinciali. Milva Rinaudo ha ricordato gli sforzi fatti in questi ultimi due anni per interventi di sicurezza destinati all’edilizia scolastica ed in particolare i 12 milioni di euro investiti in questo periodo, affrontando situazioni anche molto difficili (Mondovì e Verzuolo) senza mai interrompere il servizio scolastico. Il consigliere Marco Perosino ha fatto un lungo intervento sottolineando i tanti interventi sulla viabilità provinciale e sulle grandi opere, mentre Giorgio Lerda e Luciano Alesso hanno ringraziato per l’esperienza fatta in questi anni. Al termine, il presidente Federico Borgna ha tracciato un bilancio dell’attività: “Se siamo riusciti ad attraversare in modo più che dignitoso le grandi difficoltà della Provincia in questi anni è perchè abbiamo costruito sintesi politiche, pur arrivando da posizioni diverse. Mi sento di dire che hanno lavorato insieme persone vere, sui due fronti. Abbiamo fatto il meglio di quello che potevano fare ed abbiamo preso decisioni in buona fede, magari a volte abbiamo anche sbagliato. Oggi possiamo dire che il mare è meno in burrasca, ma la nave non è ancora in porto. Le Province sono ancora in mezzo al guado, ci auguriamo che chi deve decidere del futuro di questi enti lo faccia al più presto”.