Il Piemonte rende ufficiale la sua festa. L’Assemblea legislativa ha infatti approvato una legge - primo firmatario il presidente del Consiglio regionale, il leghista Stefano Allasia - che ha istituito il 19 luglio la “Festa del Piemonte - Piemont an festa”. Il testo approvato a maggioranza ha anche tra i suoi principali obiettivi quello di valorizzare la storia della regione, la sua cultura, le sue identità e i suoi simboli.
La Festa del Piemonte si svolgerà il 19 luglio, giorno che ricorda l’eroica battaglia al Colle dell’Assietta del 1747. Una data che gli storici considerano una linea di demarcazione nella storia della nostra regione che, dopo un lungo confronto, è emersa quale punto di condivisione da parte delle associazioni piemontesiste, che da anni aspettavano il riconoscimento. Quello fu un momento di orgoglio per quell’esercito che difese il proprio territorio con fermezza e caparbietà, doti tradizionalmente riconosciute al popolo piemontese. Lo scontro sulla cresta tra la val Chisone e la val Susa vide impegnati circa 20mila armigeri francesi e appena 6mila sabaudi, al comando di Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio. Pur in netta inferiorità numerica, i piemontesi riuscirono a respingere gli invasori guidati dal conte di Belle-Isle, che morì nella battaglia. Rifiutando l’ordine di ripiegare un comandante di avamposto, il conte Paolo Federico Novarina di San Sebastiano, pronunciò la frase “in faccia al nemico le guardie non possono volgere le spalle”, seguita secondo la tradizione dal celebre “noiàutri i bogioma nen da sì”.
La legge appena approvata coinvolge anche il Centro Gianni Oberto nella definizione di un calendario di ricorrenze celebrative e amplia il numero degli enti che espongono la bandiera del Piemonte, in occasione di avvenimenti di particolare importanza locale o regionale. Il Centro avrà altresì il compito di valorizzare le minoranze linguistiche, attraverso la raccolta e la conservazione di materiale di interesse storico e letterario presente sul territorio e la promozione di attività di studio, ricerca, informazione e cooperazione.
“Credo che in momenti di incertezza come quelli che stiamo vivendo e dopo lo smarrimento vissuto a causa della pandemia sia quanto mai importante guardare al nostro passato per cogliere i valori su cui è stata costruita la nostra comunità” commenta il consigliere leghista di Savigliano Matteo Gagliasso. Il mito del “bogianen”, aggiunge, “incarna tutto quello che ritroviamo nello spirito della nostra gente: il coraggio, il senso del dovere, il non arrendersi anche di fronte a difficoltà che paiono insormontabili. Qualità che ritornano in tanti altri eventi che hanno reso grande e prospera la nostra terra. Una terra di ingegno e di fatica che tanto ha dato all’Italia, all’Europa e al Mondo. E tutto per merito di noi ‘bogianen’, che grazie all’intuizione e alla caparbietà del nostro presidente del Consiglio regionale da oggi hanno una giornata nella quale ripetere con rinnovato orgoglio ‘Viva al Piemont!’”.