CUNEO - Il 19 luglio le imprese cuneesi hanno festeggiato il giorno della 'liberazone fiscale'

In questo giorno, secondo uno studio condotto da Cna, le Pmi del capoluogo della Granda hanno iniziato a 'lavorare per sè stesse' smarcandosi dal fisco

30/07/2018 14:29

La celeberrima battuta di Totò, sull’aver fatto il militare a Cuneo, potrebbe essere ribaltata in campo economico e al presente sul fare l’imprenditore nel capoluogo della Granda. Dove il “giorno della liberazione fiscale” è già avvenuto lo scorso 19 luglio, a fronte di una media nazionale per la quale le PMI italiane si smarcheranno dal Fisco, nazionale e locale, e cominceranno a lavorare per se stesse – quindi per le famiglie che ne sono titolari – a partire dal prossimo 11 agosto. Cuneo rimane nella classifica dei primi dieci Comuni virtuosi sia per il “tax free day”, sia per il “total tax rate”, vale a dire il carico totale di imposte, tasse e contributi espresso in percentuale sul reddito imprenditoriale.
 
A evidenziare il quarto posto cuneese in entrambi i casi è il più generale report nazionale redatto dal Centro studi fiscali di CNA Italia e presentato a Roma dal suo Presidente, il riconfermato imprenditore piemontese Daniele Vaccarino alla presenza dei rappresentanti di Governo e Parlamento.
 
Se sul primo versante, appunto, gli imprenditori cuneesi possono cominciare a mettere da parte – per le proprie esigenze aziendali e familiari – il reddito d’impresa per la quota decorrente dal 20 luglio alla fine dell’anno, sul secondo fronte chi lavora come autonomo nel capoluogo della nostra provincia è assoggettato a un prelievo tributario e contributivo complessivo pari al 55 per cento del totale reddituale, 5 punti e mezzo meno di una media nazionale nettamente sopra il 61 per cento.
 
Cuneo è altresì la sola città a rappresentare il Piemonte nel contesto della duplice classifica dei primi dieci capoluoghi provinciali maggiormente virtuosi.
 
Nel contesto più generale, la linea di CNA Italia, recepita a livello provinciale da CNA Cuneo, con la Segretaria generale Patrizia Dalmasso, che tiene saldi rapporti con le Amministrazioni territoriali della Granda attraverso incontri consultivi e tavoli economici di lavoro, è quella di dare seguito ai provvedimenti fiscali già da tempo calendarizzati ma rimasti in attesa di attuazione, a partire dall’imposta forfettaria IRI – Imposta sul reddito d’impresa al 24 per cento secco, e di riprendere storiche proposte associative dall’innalzamento della soglia di esonero dall’IRAP da 13.000 a 30.000 euro di imponibile aziendale alla totale deducibilità dell’IMU sui capannoni. L’insieme combinato di queste misure, se farebbe calare di otto punti percentuali il total tax rate nazionale, in quel di Cuneo avrebbe l’effetto di far calare la pressione fiscale e contributiva totale sulle PMI verso una soglia, di maggiore sicurezza e serenità economica e personale per l’imprenditore, prossima al 45 – 47 per cento. Se non una definitiva liberazione, di certo una minore oppressione e la possibilità di far coincidere il “tax free day” con uno dei giorni intermedi di giugno.
 
Nella galassia dei capoluoghi provinciali del Piemonte, le città “colleghe” di Cuneo, per effetto del combinato disposto erariale statale e locale, si trovano in molti casi a non avere ancora raggiunto il sospirato “tax free day” o comunque a subire un carico impositivo totale più vicino se non sopra l’asticella fatidica del 61 per cento. Ecco in che ordine.
 
Ad Asti il tax free day è fissato al prossimo 8 agosto, a fronte di un total tax rate al 60,5. Ad Alessandria le PMI possono tirare un sospiro di sollievo da questo lunedì 30 luglio, sopportando una pressione totale pari al 58 per cento del proprio reddito. A Vercelli, il giorno della liberazione fiscale è il primo agosto, corrispondente a un total tax rate del 58,6. Non pervenuta Biella, mentre Novara si è liberata dal Fisco la scorsa domenica 29 luglio sostenendo un carico totale del 57,8 per cento. Va in parte meglio a Verbania, dove il tax free day è stato raggiunto lo scorso 27 luglio, con un total tax rate del 57,4. Vigilia di Ferragosto amara invece per le PMI torinesi, che si libereranno dal Fisco solo a partire dal 10 agosto, con una pressione totale anche qui al 61.

c.s.

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