CUNEO - "Il 2021 ha visto ripartire i cantieri piemontesi, ma i ritardi restano"

Presentato il rapporto annuale dell'Osservatorio Territoriale Infrastrutture Piemonte realizzato da Confindustria e Uniocamere

Redazione 17/03/2022 16:02

Come per il Pil piemontese, anche per le infrastrutture l’anno scorso ha rappresentato un anno di ripartenza. Otto grandi opere però risultano ancora in grave ritardo e altre nove hanno subito un ulteriore slittamento. È quanto emerge dal Rapporto 2021 dell’Osservatorio territoriale infrastrutture Piemonte. Realizzato da Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte, in collaborazione con la Regione Piemonte, il rapporto Oti Piemonte monitora 50 opere infrastrutturali e due corridoi europei dal 2001.
 
L’Europa sta cambiando profondamente in queste settimane. Nel fare impresa, l’unica risposta che possiamo dare è quella di svolgere al meglio il nostro lavoro, nonostante tutto. Ecco perché non possiamo indietreggiare, dobbiamo guardare avanti” ha dichiarato Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, intervenendo alla presentazione del rapporto che si è tenuta nell’area del cantiere della Torino-Lione a Chiomonte. “Oti Piemonte nacque nel 2001 per sensibilizzare e stimolare i soggetti politici ed economici, affinché i programmi infrastrutturali venissero pianificati, e gli interventi realizzati con risorse adeguate. Confindustria Piemonte crede molto nella logistica e nei trasporti. Alla Regione abbiamo avanzato dieci proposte, per portare il sistema Piemonte ad essere più competitivo e attrattivo, aumentando la produttività delle imprese e garantendo al contempo la sostenibilità ambientale. Perché questa è la nostra volontà, e l’obiettivo che rilanciamo oggi”,  aggiunge.
 
Lo sviluppo infrastrutturale, sia delle reti materiali che immateriali, è uno dei temi centrali per il rilancio dell’economia nell’attuale congiuntura economica e per una strutturata capacità di internazionalizzazione per le nostre imprese, peggiorata da due anni di crisi sanitaria e ora colpita da una forte incertezza geopolitica internazionale. In quest’ottica, far parte del progetto OTI Piemonte, insieme a Confindustria Piemonte e Regione Piemonte, è per noi strategico perché il programma rientra appieno nelle politiche delle Camere di commercio: monitorare le criticità e raccontare lo stato di avanzamento dei progetti infrastrutturali ritenuti strategici per il territorio è un elemento imprescindibile per sostenere la nostra economia e le nostre imprese. E non parlo solo di grandi opere, ma anche di opere di collegamento più piccole, ma essenziali per l'accessibilità a tutti i nostri territori regionali", commenta Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte.
 
Dei 50 progetti monitorati da OTI, a fine 2021, per 19 i lavori sono in corso e 3 sono le opere completate. Per gli altri 28 i cantieri non sono ancora iniziati. Nove sono ancora proposte, sette sono in fase di progettazione preliminare, sei sono in fase di progettazione definitiva, altre sei sono in fase di progettazione esecutiva o con appalto in corso.
 
Nel comunicato diffuso da Confindustria e Unioncamere anche un riepilogo sulle grandi opere cuneesi: "Oti Piemonte registra l’avanzamento ed il rispetto dei tempi prestabiliti per la tangenziale di Fossano. I lavori per la realizzazione della tangenziale di Cuneo invece non registrano significativi avanzamenti, nonostante una forte mobilitazione da parte del territorio e della politica locale affinché l’opera prosegua di pari passo con la realizzazione dell’ospedale unico a Confreria. Sulla Asti-Cuneo il nuovo cronoprogramma prevede la conclusione della tratta Roddi-Verduno a fine 2022 con una riduzione dei tempi di lavoro di circa un anno. La tratta Verduno-Cherasco sarà realizzata in 2 anni e mezzo a far data dall’ottenimento delle autorizzazioni ambientali. Sul Colle di Tenda a maggio è stato definito il progetto di ripristino della viabilità tra Italia e Francia con un costo aggiuntivo di 45 milioni di euro e a settembre sono ripresi i lavori. Fermi, invece, i lavori per la realizzazione del traforo Armo-Cantarana e della variante di Demonte. Restano senza una data di scadenza opere come l’adeguamento della ferrovia Torino-Savona, il raddoppio della Fossano-Cuneo".
 
 
 

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