Riceviamo e pubblichiamo.
Radicali Cuneo esprime preoccupazione e disappunto per le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Valdieri, Guido Giordana, in occasione della celebrazione del 25 Aprile. Il 25 Aprile non è solo una data simbolica, ma rappresenta la liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo, la rinascita della democrazia. Non può, né deve, mai essere considerata "divisiva", come purtroppo è stato insinuato, e non per la prima volta.
La Resistenza è stata un valore condiviso da tutta la Nazione, un valore che ha unito forze politiche diverse, e non è stata prerogativa esclusiva della "sinistra". Repubblicani, democristiani, liberali e tanti altri hanno combattuto fianco a fianco per la libertà, dando la propria vita per un'Italia democratica e libera. Ignorare questa realtà storica non è soltanto un errore, ma una pericolosa distorsione della verità.
Noi di Radicali Cuneo, nel pieno rispetto della libertà di espressione, riteniamo che le parole del Sindaco Giordana siano vergognose. Non solo offendono la memoria di chi ha lottato e sacrificato tutto per la nostra libertà, ma anche chi, oggi, continua a difendere i valori di quella Resistenza. Queste dichiarazioni sono una mancanza di rispetto verso le vittime del regime nazi-fascista e verso chi ha coraggiosamente contribuito alla liberazione dell’Italia.
Condanniamo fermamente le parole del Sindaco, poiché le istituzioni, in quanto rappresentanti di tutti i cittadini, non possono mai dimenticare i valori fondamentali alla base della nostra Repubblica. La memoria storica, che ci ricorda i sacrifici e gli ideali che hanno permesso la nascita della nostra democrazia, deve essere tutelata con il massimo rispetto, senza mai permettere che venga messa in discussione.
Inoltre, un altro aspetto che ci preoccupa è la sobrietà imposta quest'anno alle celebrazioni, pretestuosamente legata alla morte del Papa. Seppur rispettando il lutto, consideriamo eccessivo e inopportuno un lutto nazionale di cinque giorni, una misura mai adottata prima, che ha reso ancora inutilmente "sobrio" un 25 Aprile che, già di per sé, non impone alcun obbligo.
Ribadiamo il nostro impegno a difendere la memoria della Resistenza, la sua eredità democratica e i valori che ancora oggi ci uniscono come cittadini liberi. Il 25 Aprile deve essere un’occasione di riflessione collettiva, non di divisione.
Radicali Cuneo