CUNEO - Il 43% degli italiani in vacanza nei prossimi mesi in Italia ha segnalato il Piemonte come possibile meta

Dopo l'estate che ha segnalato dati in crescita, anche l'autunno si apre all'insegna dell'ottimismo per il turismo piemontese

15/10/2023 07:46

Dopo un’estate con il segno positivo, sono buone le prospettive per l’autunno, sulla base dei dati elaborati dall'Osservatorio Turistico della Regione Piemonte - Visit Piemonte. Il 43% degli italiani che faranno vacanza nei prossimi mesi in Italia hanno segnalato il Piemonte come destinazione possibile. Lo scorso anno erano il 36%. Chi ha intenzione di venire in Piemonte farà soprattutto un viaggio e soggiorno culturale e naturalistico (53%), con una percentuale in crescita rispetto al dato italiano (39%) e in confronto all’anno scorso (37%). Si soggiornerà principalmente in alberghi/hotel e bed & breakfast, questo soprattutto per quanto riguarda le vacanze in collina e montagna. La vacanza sarà trascorsa principalmente in famiglia, con il partner e con gli amici: il 41% dichiara che starà una settimana e il 28% più settimane.
 
Il profilo di chi farà una vacanza in Piemonte si conferma più concentrato tra chi ha tra 31 e 65 anni, con una probabilità maggiore per le fasce più basse di età (62% di chi ha 31/40 anni, 55% di chi ha 41/50 anni e 46% di chi ha 51/65 anni.
 
"I dati per l’autunno sono molto incoraggianti e grazie ai numerosi eventi, da ATP Finals alle fiere del tartufo, i riflettori sul territorio piemontese continueranno ad essere accesi - dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Turismo Vittoria Poggio - Abbiamo appena concluso TTG, Travel Experience a Rimini, con un grande riscontro da parte degli operatori che ci permetteranno di consolidare ulteriormente i flussi nelle prossime stagioni. Il sentiment per la nostra destinazione é molto alto a livello internazionale, come confermano anche i movimenti dall’estero: con il ritorno del pubblico americano abbiamo decisamente messo alla spalle il periodo della pandemia. Ora continuiamo e a lavorare per la promozione del nostro territorio che offre prodotti per tutti i gusti: cultura, architettura, outdoor, paesaggi, enogastronomia, sport. Un’offerta completa in grado di soddisfare i pubblici più svariati con una qualità sempre più eccellente".
 
Le buone previsioni per l’autunno arrivano dopo un’estate decisamente positiva, nella quale si è segnato complessivamente un incremento del 3,4% di presenze rispetto al 2022 nei mesi di giugno, luglio e agosto e oltre l’11% di movimenti in più rispetto al 2019.
 
A trainare il risultato positivo sono stati gli stranieri: aumentano del 5% e si fermano più a lungo, con una crescita del 6,7% nei pernottamenti, portando la loro quota al 60% nei pernottamenti e compensando la contrazione del turismo nazionale che in Piemonte è stata comunque più contenuta rispetto al panorama nazionale. La Germania è sempre il primo mercato estero per arrivi e presenze, a seguire, Paesi Bassi, Francia, Svizzera e Regno Unito che superano tutti i valori del 2022. Da segnalare la settima posizione degli Stati Uniti che registrano una crescita del 15% negli arrivi e del 20% nelle presenze in confronto all’estate precedente. Guardando alle provenienze italiane, è da segnalare la crescita dei pernottamenti dall’Emilia-Romagna: +10,9%.
 
Analizzando le diverse aree del territorio piemontese si evidenziano i dati positivi di quelle specializzate in attività outdoor, tradizionalmente più forti durante il periodo estivo. In particolare, la zona dei laghi ha registrato, nei tre mesi dell’estate 2023, +3% di presenze e +1% degli arrivi rispetto allo stesso periodo del 2022, e migliora i risultati del 2019: +18%. Qui gli stranieri registrano +3,7% di arrivi e +4,5% di presenze in confronto allo stesso periodo del 2022, e superano anche i dati del 2019 (+20,4% di arrivi e +21,9% di presenze).
 
I dati della montagna segnano un allungamento dei soggiorni. I pernottamenti registrano infatti un aumento del +3% rispetto all’estate 2022 con una crescita alimentata in particolare dagli stranieri: +5,9% di arrivi e +8% di presenze.
 
Andamento positivo per le colline piemontesi che fanno bene sperare per la stagione autunnale, che vede la maggiore concentrazione di movimenti turistici: nel trimestre giugno-agosto si registra un aumento degli arrivi dell’1% e del 2% delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2022; in crescita anche rispetto al periodo pre-pandemico: +19% di arrivi e +25% di presenze.
 
Anche i commenti nelle recensioni online riflettono la soddisfazione del cliente del prodotto turistico piemontese, maggiore rispetto al dato complessivo del prodotto Italia. Il sentiment rispetto al prodotto “Piemonte” nel suo complesso – ricettività, ristorazione e attrazioni – è pari a 87,3/100 rispetto alla media dell’Italia 86,4/100. "Il Piemonte è sempre più attrattivo per gli stranieri, un chiaro indicatore che le attività svolte e gli investimenti in comunicazione e promozione all’estero stanno portando i risultati previsti - commenta il presidente del CdA di Visit Piemonte Beppe Carlevaris - Prosegue il trend turistico positivo registrato già a partire dallo scorso anno, non solo con la conferma del buon andamento dell’estate appena conclusa, che ha visto un forte incremento degli arrivi internazionali e un particolare successo delle aree dei laghi e della montagna vocate alle attività outdoor, ma anche con l’aumento della propensione per le vacanze in Piemonte rilevato dai sondaggi dell’Osservatorio Turistico Regionale. Particolarmente interessante è la crescita percentuale nella fascia d’età 31-40 anni tra coloro che pensano di scegliere il nostro territorio nei prossimi mesi, cosa che ci fa ben sperare sia per l’autunno con il prodotto enogastronomico delle colline, sia per la prossima stagione della neve. Rileviamo inoltre l’apprezzamento per il prodotto turistico piemontese manifestato dalle recensioni online, frutto del lavoro sinergico degli ultimi anni di Regione e Visit Piemonte con tutti gli operatori, i Consorzi turistici e le ATL nella crescita della qualità dell’offerta".

c.s.

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