Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Comitato Cuneese Acqua Bene Comune.
Sembra una corsa ad ostacoli, superato uno …. se ne para davanti subito un altro!
Abbiamo provato anche noi cittadini “acquaioli” a capire quale poteva essere il metodo più giusto e consono, per una provincia così grande e variegata come quella cuneese, per gestire “l'Acqua” che i cittadini sette anni fa hanno detto di volere pubblica e partecipata. Per questo ci siamo confrontati con chi è più esperto ed addentro di noi su leggi e regole. Di conseguenza abbiamo seguito con favore le decisioni che i Sindaci della Provincia ed i Conferenzieri dell'Ente di Governo, guidati dalla presidente Bruna Sibille, hanno preso nei mesi scorsi, insieme al lavoro che la struttura di Egato4 ed i gestori già totalmente pubblici stanno portando avanti per la costituzione del soggetto pubblico che avrà la gestione unica.
Sempre nell'ottica che si possa realizzare l'Azienda Speciale che è il nostro obiettivo da sempre. Ora la calendarizzazione d'urgenza in Parlamento della legge che recepisce finalmente gli esiti referendari del 2011, sembra rendere possibile tale obiettivo, ma molte sono le norme da adeguare per renderlo tecnicamente attuabile!
La gestione tramite Azienda Consortile pubblica che hanno scelto a stragrande maggioranza i primi cittadini del cuneese, poi confermata dal voto dei conferenzieri dell'Ente di Governo (Egato4) è sicuramente un indispensabile passo avanti per la nostra provincia. A monte di queste scelte un lunghissimo lavoro che ha permesso di approvare un valido Piano d'Ambito che avrà una valenza trentennale.
In questi mesi è in atto un altro intenso lavoro di politici e tecnici per stabilire i criteri che porteranno ad una giusta e funzionale rappresentanza territoriale ed alla scrittura dello statuto del nuovo gestore. Di tutto questo però i cittadini ed i consiglieri comunali non hanno informazione adeguata e di conseguenza non possono praticare una corretta partecipazione.
Se continuasse ad essere di questo il livello la volontà di rendere democratica, trasparente e partecipata la nuova gestione unica totalmente pubblica, temiamo che ancora una volta la volontà che i cuneesi espressero nei referendum del 2011 sarebbe disattesa. Continueremo la nostra azione di confronto con la presidenza e la direzione di Egato4 perchè questi temi trovino una giusta accoglienza, evitando che possano diventare esclusivamente fonte di misurazione della pur legittima aspirazione di rappresentanza territoriale o peggio di equilibri di potere tra parti politiche.