La vicenda di Marco Zennaro, imprenditore veneziano, ed ex rugbista, rinchiuso per 70 giorni in una cella in un commissariato di Khartoum e ora ai domiciliari in un albergo in Sudan continua a far discutere. Zennaro venne fermato il primo aprile scorso, in aeroporto mentre stava per rientrare in Italia, a causa di una denuncia, successivamente ritirata, per presunta truffa ai danni di un businessman locale al quale l'uomo d'affari veneziano aveva fornito una partita di trasformatori destinati alla società elettrica nazionale.
La scarcerazione è arrivata nel quadro di un lungo negoziato costantemente seguito dall'ambasciatore a Khartoum e dal Direttore Generale Luigi Vignali, che si era già recato in missione in Sudan nelle scorse settimane su indicazione del Ministro degli Esteri Di Maio. Ora la questione approderà in Consiglio comunale a Cuneo, dove il consigliere comunale di minoranza Beppe Lauria presenterà un ordine del gionro che, se approvato, impegnerà il sindaco Federico Borgna a sollecitare un intervento risolutivo del Governo italiano.