Riceviamo e pubblichiamo:
Sabato 7 settembre ha avuto luogo l’annuale celebrazione in ricordo di Norma Cossetto, giovane ragazza istriana lungamente seviziata e uccisa nella notte del 4 ottobre del 1943. Nell’ottantesimo anno dal suo martirio il Comitato 10 Febbraio ha dato vita ad una mobilitazione nazionale ed internazionale. Quest’anno oltre 350 città hanno ricordato questi tragici fatti. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricordato Norma Cossetto con un lungo post sui social, fatto importante poiché è la prima volta dal dopoguerra che una presidenza del Consiglio rievochi Norma Cossetto riconoscendo il personaggio storico italiano, insignita della medaglio d’oro al merito civile dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azzeglio Ciampi. Per noi che siamo arrivati ormai al quinto anno dell’iniziativa “Una rosa per Norma”, è di fondamentale importanza che le istituzioni facciano seguito alle nostre istanze.
All’iniziativa ha partecipato in rappresentanza della Regione Piemonte Paolo Bongioanni, capogruppo di Fratelli d’Italia. Bongioanni ha ricordato come questi tragici fatti vanno ricordati per non dimenticare cosa è successo ai nostri fratelli di Istria, Fiume e Dalmazia. Erano presenti i consiglieri comunali di Cuneo Massimo Garnero e Noemi Mallone che con la loro opera continuano a tenere alta l’attenzione in città chiedendo l’intitolazione di una via o una piazza ai Martiri delle foibe. Ricordiamo che siamo l’unica città, tra le più rappresentative della provincia, a non avere ancora un luogo deputato al ricordo di questa vicenda. Era presente il responsabile provinciale di Fratelli d’Italia William Casoni il quale ha voluto ricordare una figura di fondamentale importanza nel percorso che ha visto il dramma delle foibe diventare patrimonio dell’Italia intera ovvero l’on. Roberto Menia, figlio di istriani primo firmatario della legge che ha sancito il 10 febbraio come Giorno del Ricordo, una legge che ha ridato dignità ad una comunità intera: quella degli esuli e dei parenti di infoibati. Casoni ha voluto altresì ringraziare l’operato di Scotti in tutta la provincia di Cuneo. Infine è intervenuto Filippo Blengino responsabile del partito dei Radicali Italiani. Particolarmente apprezzata la presenza di Blengino perché anche a Cuneo il tema delle foibe deve essere trasversalmente riconosciuto. “Dispiace constatare che alcune componenti, ormai minoritarie, della sinistra non riescano a togliersi gli occhiali dell'ideologia su Putin, Nato, Israele e anche sulle foibe. Occorre - continua Blengino -trasversalità su una pagina buia, senza ovviamente mire di revisionismo storico. Come Radicali Italiani e +Europa ci uniamo alla richiesta di intitolare una via o uno spazio ai martiri delle foibe anche a Cuneo”.
Successivamente è intervenuto Silvio Garelli in rappresentanza del gruppo Alpini di Cuneo Centro ricordando la fondamentale figura di Mario Maffi, a cui è dedicata la sede cuneese dell’associazione. Maffi andò in quei territori nell’immediato dopoguerra per indagare sui fatti avvenuti. l’Alpino, che era sotto copertura e sotto segreto militare, scrisse un libro cinquant’anni dopo dove raccontò le atrocità trovate in fondo alle foibe. Proprio per ricordare la figura di Maffi preannunciamo una conferenza a lui dedicata in collaborazione con il Memoriale della Divisione Alpina Cuneense per il prossimo febbraio in concomitanza con il Giorno del Ricordo. Ha concluso la cerimonia il presidente del Comitato 10 Febbraio Scotti: “voglio ringraziare tutti i presenti perché ognuno a modo suo contribuisce a ricordare le atrocità delle foibe e dell’esodo, per non dimenticare le pene patite dai nostri fratelli del confine orientale italiano. Mi inorgoglisce vedere che anche in provincia di Cuneo ci sia una mobilitazione di questo tipo, prima a Boves con il Sindaco Paoletti e la consigliera Di Ielsi dove abbiamo deposto una rosa sulla panchina dedicata a Norma Cossetto, poi a Savigliano dove abbiamo ricordato questa vicenda sul monumento dedicato ai Martiri delle foibe insieme al consigliere Occelli, al già consigliere Maurizio De Lio, all’assessore di Castelmagno Ivanoe Lai e Sagjonevo Kulari dirigente del Comitato, e infine a Cuneo dove abbiamo preso in prestito il monumento degli Alpini in corso Dante e con la partecipazione di tante personalità del mondo della politica e dell’associazionismo. Ringrazio personalmente Filippo Blengino dei radicali per la partecipazione, sperando che sia solo il primo passo vedere a manifestazioni come questa tutto il centro sinistra cuneese che ricordo, è invitato ad ogni nostra manifestazione”.